CROTONE Un’imbarcazione con a bordo decine di migranti ha preso fuoco, per cause in corso d’accertamento, mentre erano in corso le operazioni di trasbordo su unità navali della Capitaneria di Porto al largo di Praia longa. Il natante era stato intercettato questa notte a largo delle coste di Sellia Marina, nel Catanzarese, con a bordo 23 persone e si era deciso di scortarlo fino al porto di Crotone, dove sarebbe dovuto avvenire lo sbarco. Prima che l’imbarcazione potesse raggiungere la costa c’è stata un’esplosione causata, presumibilmente, dal carburante a bordo. In quel momento, alcune fonti sostengono si trovassero a bordo 25 persone tra migranti e soccorritori.
I numeri in corso di accertamento parlano di alcuni feriti gravi, tra cui due finanzieri rimasti feriti (rispettivamente uno ad una gamba e l’altro ustionato) durante le operazioni di soccorso, ma non sono in gravi condizioni. In 15 sono stati trasportati d’urgenza all’ospedale Sant’Anna. I morti sono 3 e 1 disperso. A riferirlo è la Prefettura di Crotone, secondo cui i morti sono una donna e due uomini. A bordo del barcone, sempre secondo la Prefettura, viaggiavano, complessivamente, 21 migranti. Altri 13 erano sbarcati nella notte a Sellia Marina, dove il barcone era stato intercettato da una motovedetta della Gdf che aveva iniziato a scortarla verso il porto di Crotone. Durante il tragitto c’è stata l’esplosione che ha causato 5 feriti tra i migranti (di cui due con gravi ustioni trasferiti in elisoccorso nell’ospedale di Catanzaro) e due feriti tra i militari della Guardia di finanza che stavano attuando l’operazione di soccorso.
Sul posto stanno operando le unità navali della Capitaneria di Porto di Crotone e della Guardia di finanza che stanno recuperando le persone finite in mare. Sul posto è anche presente un aereo della Guardia costiera per le operazioni di soccorso. I due agenti della Guardia di Finanza feriti e 3 migranti sono stati trasportati all’ospedale di Crotone, da qui due dei migranti sono stati trasferiti in eliambulanza al Pugliese di Catanzaro, e da lì, dopo il tampone negativo, ai centri grandi ustionati di Catania e Brindisi.
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