PAOLA «Ho depositato presso gli uffici del consiglio regionale della Calabria, una interrogazione a risposta scritta inerente il trasferimento a far data dal 15 settembre di tutte le attività chirurgiche dal presidio ospedaliero di Paola a quello di Cetraro». È quanto rende noto Graziano Di Natale (IriC), segretario-questore dell’Assemblea regionale, dopo aver appreso del provvedimento del direttore sanitario dello spoke Paola-Cetraro, dott. Cesareo, di trasferire presso l’Ospedale di Cetraro tutte le attività chirurgiche finora espletate presso il nosocomio di Paola, imputando tale spiacevole scelta alla carenza di personale medico-specialistico in Anestesia e Rianimazione oltre che all’impossibilità di allocare la Rianimazione nella presunta «fatiscente e pericolosa struttura Ospedaliera di Paola».
Difatti Di Natale interroga la presidente della Giunta per sapere «se corrisponde al vero che la struttura di Paola è fatiscente e pericolosa, e altresì se tutte le altre strutture ospedaliere della provincia di Cosenza possiedono i requisiti strutturali e non per garantire i servizi chirurgici e medici – ed inoltre si legge ancora – dando per inteso che per struttura adeguata s’intende sopratutto la possibilità di poter procedere a tutti gli eventuali interventi medico-chirurgici, in modo soddisfacente e proporzionato ai pazienti di un vasto territorio, che finora risulta suddiviso fra i due Ospedali di Paola e Cetraro. Se questo è il modo di organizzare la sanità dalle nostre latitudini – conclude Di natale – posso solo affermare che si è sulla strada sbagliata, la priorità rimane sempre e soltanto la vita dei cittadini».
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