REGGIO CALABRIA Cinzia Nava, amministratore unico della “Gioia Tauro Port Agency”, ha perfezionato nella giornata di ieri, nella sede dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro, l’iscrizione alla Agenzia di somministrazione del lavoro portuale di 66 ex lavoratori delle imprese operanti ai sensi degli artt. 16 e 18 della legge 84/94. Lo si apprende da un comunicato. «Una buona parte dei lavoratori – spiega il comunicato – proviene dalla forza lavoro della ex Automar, secondo concessionario dell’area portuale gioiese, gli altri tutti ricollocati dal bacino degli esuberi dichiarati dalle imprese portuali che nel 2016 godevano degli ammortizzatori sociali a causa della gravissima crisi economica che negli anni scorsi ha interessato lo scalo gioiese».
Il commissario straordinario, Andrea Agostinelli, che ha promosso presso il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture tutto l’iter amministrativo che ha portato all’approvazione dell’emendamento inserito nell’art. 93 del “Decreto Agosto”, ha espresso la propria soddisfazione «per quella che può rappresentare una grande opportunità di lavoro per una importante quota della forza lavoro portuale, da alcuni anni esclusa dal circuito produttivo. L’Autorità Portuale – dice – ha fatto la propria parte per la definizione delle procedure amministrative che, grazie al coinvolgimento di tutte le parti Istituzionali coinvolte – e soprattutto del MIT – sono state portate a compimento in tempi celeri. Ora abbiamo grande fiducia nell’impegno manifestato pubblicamente dal terminalista che ha espresso la volontà di contribuire all’assorbimento di manodopera che, alla luce della crescita dei traffici registrata negli ultimi mesi, è indispensabile al fine di garantire la piena efficienza dello scalo. Questo è l’obiettivo principale che ha animato l’iniziativa di questa Amministrazione. Far sì che l’Agenzia costituisca un momento solo temporaneo di coinvolgimento dei lavoratori – tutti già formati professionalmente per diverse qualifiche – che, in tempi brevi, si spera siano riammessi alla piena attività lavorativa. Adesso è il momento che tutte le parti attive di questo grande processo di crescita del Porto di Gioia Tauro, che sta toccando traguardi inimmaginabili in termini di movimentazione, facciano uno sforzo e diano un segnale di svolta epocale per la crescita economica di tutto il territorio calabrese. Questo è il momento della opportunità di abbandonare definitivamente la fase dell’assistenzialismo per transitare a quella della piena occupazione. Per questo motivo – aggiunge – nella riunione del Comitato di igiene e Sicurezza che si terrà in data odierna, chiederò espressamente ai terminalisti ed alle imprese portuali di portare avanti tutte quelle iniziative atte a garantire l’incremento occupazionale che, credo fermamente, equivale a maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro. L’impiego di maggiore forza lavoro è garanzia di turni rispettosi del benessere psico-fisico delle risorse umane, di razionalizzazione dei carichi di lavoro, di applicazione delle tutele previste dalla contrattazione collettiva».
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