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Emergenza rifiuti a Crotone, Akrea penalizza le periferie

L’attuale situazione di disagio è stata determinata dalla scelta della società Ekrò, che gestisce l’impianto di Ponticelli, di non fare conferire nella struttura di lavorazione dei rifiuti più di 4…

Pubblicato il: 05/09/2020 – 19:45
Emergenza rifiuti a Crotone, Akrea penalizza le periferie

di Gaetano Megna
CROTONE Emergenza rifiuti a Crotone. Sino a ieri c’erano sparsi intorno ai cassonetti circa 240 tonnellate di rifiuti. La maggior parte del disservizio è concentrato nelle periferie perché la società Akrea, che effettuata la raccolta e il conferimento per conto del Comune pitagorico, ha deciso di non penalizzare il lungomare e lo zone del passeggio del centro cittadino. L’attuale situazione di disagio è stata determinata dalla scelta della società Ekrò, che gestisce l’impianto di Ponticelli, di non fare conferire nella struttura di lavorazione dei rifiuti più di 40 tonnellate al giorno. Considerato che la media di rifiuti prodotti a Crotone è di circa 80 tonnellate al giorno, per strada vengono lasciate, ogni 24ore, ben 40 tonnellate di monnezza puzzolente. A Crotone, non si sa per quale arcana ragione, non è stata ancora avviata la raccolta differenziata. In via sperimentale, solo da qualche mese, la differenziata si sta facendo esclusivamente per le attività commerciali del lungomare. Nel resto dalla città si buttano nei cassonetti rifiuti tal quale. Le buste contengono umido e altri rifiuti che, con il caldo di questi giorni e sotto il sole cocente, fermentano e producono percolato ed un lezzo insopportabile. Chi abita nei pressi dei cassonetti non può aprire balconi e finestre a meno che non ha in uso le maschere antigas. Questa ennesima emergenza non è riconducibile alla mancanza di discariche, ma ad una questione prettamente burocratica-contrattuale. Il contratto tra la società Ekrò e il Comune di Crotone è scaduto lo scorso 30 giungo e ancora non è stato rinnovato. Manca la copertura finanziaria, perché ad oggi non è stato approvato il bilancio di previsione 2020. In un primo momento doveva essere approvato entro la fine del mese di luglio scorso, poi c’è stata una proroga e, nonostante il Comune abbia una gestione commissariale, il documento di bilancio non è stato ancora completato. Il commissario prefettizio non ha i freni dei consiglieri o degli altri rappresentanti di Giunta che chiedono soldi per i propri settori. Il suo compito, rispetto a quello di un sindaco, è agevolato dal fatto che ha nelle sue mani tutti i poteri. Nonostante questo, però, il bilancio non è stato approvato e, quindi, la convenzione con la società Ekrò non può essere rinnovata. In questi giorni, tra l’altro, il commissario Tiziana Costantino non è a Crotone. Secondo quanto riferito dovrebbe rientrare in sede lunedì prossimo. La speranza è che il giorno del suo rientro trovi le carte in regola per approvare il preventivo e liberare tutte le attività del Comune, non solo la convenzione con Ekrò. La nomina di Costantino aveva suscitato entusiasmo anche perché si pensava che finalmente anche a Crotone sarebbe stata avviata la raccolta differenziata. Così non è stato e dopo circa 10 mesi di gestione commissariale, il malcontento è diffuso per diverse questione. Tra le polemiche tiene banco, solo per fare un esempio, la chiusure delle strutture sportive. Una scelta che ha provocato la decapitazione di molte società dilettantistiche che, tra i propri iscritti, contavano centinaia di giovani atleti. Dopo questa scelta Crotone, infatti, ha smesso di essere la città dello sport. (redazione@corrierecal.it)

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