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La sede dei Vigili del Fuoco di Acri «è a rischio chiusura»

L’allarme è stato lanciato dal segretario Uil Pa del pompieri di Cosenza, Gianfranco Macrito. «Da Cosenza i soccorsi impiegano un’ora e mezza per raggiungere i comuni coperti dal distaccamento». Be…

Pubblicato il: 05/09/2020 – 11:10

COSENZA E’ a rischio soppressione il distaccamento di Acri (Cosenza) dei Vigili del Fuoco. A lanciare l’allarme e’ il sindacato Uil Pa Vigili del Fuoco. Gianfranco Macrito, segretario territoriale della Uil.Pa dei Vigili del Fuoco ha scritto una lettera indirizzata al capo dipartimento Mulas, al Capo del Corpo nazionale Dattilo, al direttore regionale Dall’Oppio, al comandante provinciale Bennardo ed al prefetto di Cosenza Guercio, oltre che naturalmente alle segreterie nazionali e regionali del sindacato ed ai sindaci dei Comuni di Acri, Bisignano, Luzzi, San Demetrio Corone e Santa Sofia d’Epiro. «A seguito del proficuo sopralluogo avvenuto il 31 agosto al distaccamento di Acri – si legge nella missiva – è emerso quanto da noi sostenuto già in precedenza. All’interno sono presenti tutti i confort occorrenti al caso: mobilio vario, cucina completa e numerose strutture ed attrezzature dei Vigili del Fuoco”. “Dimostrata la disponibilità della sede di ospitare regolarmente una squadra di Vigili del fuoco chiediamo l’attivazione “straordinaria” stagionale, – continua la lettera – anche per un periodo determinato, del distaccamento di Acri. La nostra preoccupazione che dovrebbe essere condivisa , sarebbe vedere soppresso il distaccamento che con duro lavoro avevamo tutti quanti contribuito ad aprire in una Provincia cosi’ vasta e dispersiva – scrive Macrito -. Ad oggi l’area di Acri è coperta dalla squadra distaccata di Rende, momentaneamente a Cosenza per la realizzazione della nuova sede, – si legge ancora – che impiega circa un’ora e mezza per raggiungere l’area in oggetto, per non parlare di comuni e frazioni limitrofi che si trovano ancora più lontani». Macrito ricorda che il prossimo 8 settembre termina anche la campagna boschiva: «Non ci saranno più squadre dedicate a questa tipologia di interventi, mentre sappiamo che il protrarsi del caldo e di conseguenza degli incendi boschivi, è una pratica che ormai dura fino ai mesi di ottobre e novembre».
L’INTERVENTO DI BEVACQUA «Un Comune come Acri, con 20 mila abitanti e un territorio fra i più vasti della Calabria, non può essere privato di un presidio essenziale qual è il distaccamento dei Vigili del Fuoco. A maggior ragione se, come ampiamente dimostrato da opportuni sopralluoghi intervenuti, la struttura risulta pienamente consona all’uso, nonché dotata degli arredi e degli strumenti necessari». È quanto dichiara il Capogruppo PD in Consiglio regionale, Domenico Bevacqua, il quale aggiunge: «Di fronte a questo rischio concreto, denunciato tempestivamente e con forza dal sindacato Uil.Pa dei VV. FF., chiederemo alla Presidente Santelli di intervenire senza indugio e, inoltre, rivolgeremo un appello al Ministro degli Interni, che ha la competenza esclusiva in materia. Davvero non si comprendono le ragioni di privare una comunità e un’area così vasta di servizi a dir poco ineludibili, anche in considerazione dell’ampia superficie boschiva interessata. Non è accettabile – conclude Bevacqua – che il territorio acrese sia coperto soltanto dalla squadra distaccata di Rende, con tempi di interventi che aumenterebbero di un’ora e mezza. Con la sicurezza dei cittadini e del territorio non si scherza».

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