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«Per Catanzaro è necessario un progetto condiviso»

di Giuseppe Pisano*

Pubblicato il: 06/09/2020 – 15:35
«Per Catanzaro è necessario un progetto condiviso»

Ho letto con molta attenzione le idee e le proposte arrivate dai catanzaresi di successo che, coinvolti dall’assessore alla Cultura del Comune di Catanzaro Ivan Cardamone, hanno inteso partecipare al dibattito sulla città del post-Covid. Ho trovato spunti interessanti, ho colto suggerimenti preziosi e ritengo che sia questo il tempo della sintesi, seppur continuano ad arrivare altri autorevoli contributi. E’ “tempo di non perder tempo”, direi, perché non manca moltissimo alla fine di questa consiliatura e se da un lato bisognerà raccogliere i frutti di quanto programmato da questa amministrazione, dall’altro è necessario pensare al dopo Abramo sin da subito. È indubitabile che il nostro sindaco abbia delle notevoli doti da amministratore. Anche in questa sua esperienza da primo cittadino è stato capace di partecipare a bandi e reperire fondi che, nel futuro prossimo, daranno linfa all’intera città. Resta però da capire quale percorso la politica, tutta, vorrà attuare per il bene della nostra Catanzaro. A mio avviso senza un progetto condiviso e privo di particolarismi, non è possibile pensare di costruire il capoluogo che tutti vorremmo. Un capoluogo che festeggia i suoi cinquant’anni di istituzione e che deve consolidare il suo ruolo guida della Calabria.  La priorità, per quanto mi riguarda, sta nell’individuare, una volta per tutte, la vocazione che ogni singolo quartiere, a cominciare dal centro storico, deve avere, lavorando sodo per un’idea finalmente unitaria di città. Le direttrici sulle quali muoversi a me appaiono ben delineate: cultura e formazione, turismo, offerta sanitaria di qualità oltre alla naturale inclinazione direzionale che Catanzaro ha da sempre. Non indico la mobilità perché spero che, una volta attivata la metropolitana, la ricucitura della gran parte del tessuto urbano sia cosa fatta. Su ognuno di questi settori occorrono scelte coraggiose, di prospettiva, capaci di anticipare quei processi che purtroppo, in passato, sono stati subiti con risultati spesso traumatici per buona parte del nostro territorio. Non siamo stati capaci, ed è evidente, di creare alternative – nelle aree in cui prima erano ospitati – al trasferimento nel quartiere Germaneto di uffici regionali e Università.  Non abbiamo governato l’esplosione demografica del quartiere marinaro, il cui volto è stato decisamente cambiato in meglio ma sulla cui vivibilità c’è ancora molto da lavorare. In tutto questo bisognerà tener conto della crisi post-pandemia che ha condizionato il nostro già fragile tessuto imprenditoriale. All’ordinaria amministrazione bisogna accompagnare un progetto di città facilmente realizzabile, con l’individuazione di percorsi che, perché no, coinvolgano anche i privati se il loro contributo potrà essere utile e funzionale al progetto stesso. Il forum sulla città post -Covid avviato dall’assessore Cardamone diventi, così, uno scambio permanente di idee che veda partecipi, in primis, i miei colleghi consiglieri comunali i quali, per il ruolo che ricoprono, possono attivarsi per renderle concrete. Nei prossimi giorni qualche semplice proposta la lancerò anch’io: non sarò un catanzarese di successo ma amo la mia città profondamente e la vivo ogni giorno, con i suoi problemi e le tante potenzialità inespresse che abbiamo il dovere di trasformare in opportunità di crescita.
*Consigliere comunale-capogruppo “Catanzaro con Abramo”

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