LOCRI A pochi giorni dalla fine della stagione estiva è già tempo di tirare le somme. Quella che volte al termine è stata un’estate segnata evidentemente dalla pandemia da coronavirus con evidenti ripercussioni sulle presenze turistiche anche in Calabria. Alcune realtà hanno però retto meglio di quanto previsto, facendo registrare numeri importanti e che lasciano ben sperare anche per il futuro, come nel caso della città di Locri e di tutto il territorio della Locride. A tracciare un bilancio è stato proprio il sindaco, Giovanni Calabrese, che al Corriere della Calabria non ha celato una certa soddisfazione.
IL BILANCIO «Il bilancio – racconta il primo cittadino di Locri – è estremamente positivo se guardiamo alle presenze in città, soprattutto rispetto all’annata precedente. Non abbiamo avuto neanche grossi problemi legati all’emergenza coronavirus, nonostante i due casi di positività registrati ma gestiti in maniera ottimale dal servizio sanitario e, soprattutto, senza allarmismo. Locri ha risposto bene con l’apprezzamento dei turisti ancora presenti in grande numero». «Gli unici problemi gli abbiamo riscontrati solo dopo il provvedimento della chiusura delle discoteche, ma si trattava di una decisione necessaria considerato l’alto rischio che abbiamo corso a cavallo di ferragosto».
IL FUTURO Accanto alla soddisfazione per una stagione estiva sopra le aspettative, per il sindaco di Locri Giovanni Calabrese è già tempo di guardare con ottimismo al futuro: «Bisogna continuare su questo percorso già virtuoso – ci racconta – continuando a migliorare i servizi messi a disposizione dei cittadini e dei turisti. Abbiamo l’obbligo di mantenere pulita e ordinata la nostra città e garantire le migliori opportunità per la balneabilità». «L’unico problema che abbiamo riscontrato quest’anno è stata la poca ricettività e i pochi posti letto disponibili, ma sono fiducioso. Ritengo che gli imprenditori privati possano iniziare ad investire nel settore turistico e dell’accoglienza nella nostra città perché Locri e l’intera Locride sta cambiando pelle, sta diventando una meta turistica sempre più nota e apprezzata da italiani e stranieri. Offriamo molto dal punto di vista balneare ma anche a livello storico e culturale, fattori che potranno avere un grande impatto anche sul futuro del territorio e sui livelli occupazionali». (Gi.Cu.)
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