LAMEZIA TERME «Come da previsioni, il Comune di Lamezia Terme non figura tra gli enti beneficiari delle risorse, rese disponibili con due avvisi ministeriali degli ultimi giorni, destinate all’affitto degli spazi e al loro adattamento alle esigenze didattiche, nonché ai noleggi di strutture temporanee a uso didattico». Lo afferma, in una nota, Giuseppe d’Ippolito, deputato lametino del Movimento 5 Stelle, il quale ricorda: «Al sindaco Paolo Mascaro avevo già obiettato che i finanziamenti chiesti e ottenuti dal Comune erano quelli di luglio, mentre io parlavo di quelli successivi. In merito ai primi, l’ente aveva impiegato un intero mese al fine di assegnare un incarico progettuale da quasi 21mila euro per lavori da terminarsi il 31 dicembre, cioè perfino dopo tre mesi suonati dall’inizio delle scuole».
«Peraltro, insieme al Meet Up 5 Stelle di Lamezia – rimarca il deputato M5S – avevo contestato questo incarico, ritenendolo un vero e proprio lusso, in considerazione dei poteri commissariali riconosciuti ai sindaci dal dl Scuola, contenente addirittura importanti semplificazioni nelle procedure di affidamento di acquisizione dei pareri. Con lettera del 12 agosto ai presidenti di Anci e Upi, il ministero aveva poi ricordato agli enti locali la sopravvenienza di ulteriori 30 milioni, previsti dal decreto Rilancio, e di altri 70 milioni stanziati nel decreto Agosto, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale quasi un mese fa».
«A questo punto – conclude D’Ippolito – Mascaro e la sua giunta non hanno scusanti né giustificazioni. Parlano gli atti ufficiali, che certificano il loro evidente disinteresse per la ripartenza delle scuole in sicurezza».
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