VIBO VALENTIA «Le forze parlamentari di maggioranza e opposizione mettano in mora la lotta politica e si impegnino per salvare tutti i comuni italiani in deficit strutturale».
È quanto chiede il senatore di Forza Italia Giuseppe Mangialavori, a cui si deve la presentazione di un emendamento al Decreto Agosto che, una volta approvato, consentirà il risanamento finanziario anche di tutti quei comuni, come quello di Vibo Valentia, privi di un piano di riequilibrio.
«L’articolo 53 del Decreto – spiega il parlamentare –, al fine di favorire il risanamento finanziario dei comuni il cui deficit strutturale è imputabile alle caratteristiche socio-economiche della collettività e del territorio e non a patologie organizzative, istituisce, nello stato di previsione del ministero dell’Interno, un fondo con una dotazione di 100 milioni di euro per l’anno 2020 e 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, da ripartire tra i comuni che hanno deliberato la procedura di riequilibrio finanziario e che, alla data di entrata in vigore del Decreto, risultano avere il piano di riequilibrio approvato e in corso di attuazione, l’ultimo indice di vulnerabilità sociale e materiale superiore a 100 e la relativa capacità fiscale pro capite inferiore a 395».
«Il mio emendamento – continua Mangialavori – sopprime la parte dell’articolo che fa dipendere l’erogazione dei fondi dall’approvazione del piano di riequilibrio. Questo semplice intervento normativo permetterà di allargare la platea dei comuni beneficiari e di andare incontro alle esigenze di tutti quegli enti locali che, in piena emergenza coronavirus, hanno continuato a erogare servizi ai cittadini malgrado il disequilibrio dei conti e le ristrettezze dei bilanci. I fondi inseriti nel Decreto Agosto rappresentano un’opportunità imperdibile per ridare ossigeno e una possibilità di ripartenza a istituzioni locali la cui sofferenza economica è stata aggravata dalla pandemia».
«Ecco perché – conclude il senatore di Fi – sono sicuro che questo emendamento troverà un forte sostegno politico e verrà approvato dal Parlamento in modo bipartisan. In gioco c’è la tenuta delle nostre istituzioni locali».
x
x