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Geografia giudiziaria, il tribunale di Corigliano Rossano è in pole position. Ma prima le riforme

Sabato mattina si terrà un consiglio comunale monotematico sul tema in un luogo simbolo, il piazzale dell’ex palazzo di giustizia. Parteciperanno i parlamentari ed i sindaci del territorio. Elisa S…

Pubblicato il: 11/09/2020 – 15:50
Geografia giudiziaria, il tribunale di Corigliano Rossano è in pole position. Ma prima le riforme

di Luca Latella
CORIGLIANO ROSSANO
La soppressione del tribunale di Rossano ha lasciato una cicatrice indelebile sul volto del territorio. Una chiusura che non ha mai distolto le attenzioni dalla vicenda. Oggi – ma lo si sapeva già allora – il carico di lavoro da Corigliano Rossano e dalla Sibaritide grava anche per il 80% sulla mole complessiva del palazzo di giustizia castrovillarese, a cui il tribunale di Rossano è stato accorpato. È, quindi, questo uno dei tantissimi, impellenti motivi che tengono ancora accese le luci della ribalta sulla necessità di riaprire i battenti di un presidio di giustizia nella terza città della Calabria, guida del nord-est calabrese. Non di certo del tribunale di Rossano, perché sarebbe anacronistico, ma dell’istituzione ex novo del Tribunale di Corigliano Rossano.
Il tema sarà al centro del dibattito che si consumerà durante i lavori del Consiglio comunale, convocato per domattina alle 10 proprio davanti all’ormai ex tribunale, a Rossano Alta, luogo simbolo di quella cicatrice. Un’assemblea alla quale sono stati invitati anche il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri – che ha dovuto declinare per via della prima udienza di “Rinascita Scott” tenutasi oggi a Roma – i parlamentari e i sindaci del territorio. Le dichiarazioni del magistrato rilasciate alla commissione parlamentare antimafia (qui la notizia), hanno soffiato sulla cenere e infuso nuove speranze. In proposito si mormora da più parti che vi sia un gruppo di parlamentari pentastellati che vorrebbe presentare un disegno di legge sulla rivisitazione della geografia giudiziaria, nel quale inserire anche l’istituzione del Tribunale di Corigliano Rossano.
Ad oggi, però, sembra essere solo una boutade, poiché cozzerebbe con l’agenda del governo nel breve e medio termine per via delle priorità riformiste. Sul tavolo della commissione giustizia ci sono le riforme dei processi penale, civile e del Csm. A voler essere ottimisti potrebbe essere, dunque, necessario l’autunno 2021 prima che il governo giallorosso metta mano alla correzione della geografia giudiziaria – magari anche attraverso l’ipotizzata proposta di legge di matrice grillina – nella quale la “grana” Corigliano Rossano è oggi certamente in pole position.
«IN VIA D’ULTIMAZIONE LA BOZZA DELLA PROPOSTA DI LEGGE PER LA RIMODULAZIONE DELLA RIFORMA SEVERINO» A dare notizia della proposta di legge sulla rivisitazione delle circoscrizioni giudiziarie, ci pensa tempestivamente Elisa Scutellà, deputata del Movimento Cinque Stelle di Corigliano Rossano che, comunque, domani non ci sarà.
«Dopo diversi incontri e confronti, anche serrati, con la politica e la burocrazia – spiega la Scutellà – confermo che siamo alle prese con una proposta di legge per la rivisitazione della Riforma Severino. Dirò di più, siamo già in fase avanzata. La bozza della proposta è stata completata e presto passerà al vaglio degli organi preposti. Si tratta, ovviamente, di una proposta condivisa che guarda oltre gli steccati politici e di appartenenza. Tant’è che vi hanno e vi stanno lavorando, insieme a me, anche le colleghe deputate Wanda Ferro di Fratelli d’Italia ed Enza Bruno Bossio del Pd. Insomma, un’ottima notizia che è anche un passo in avanti verso la rimodulazione di un sistema organizzativo giudiziario che, come sappiamo, dal 2013 ad oggi ha creato solo grandi disagi alla popolazione. E non da ultimo, ovviamente, li ha prodotti al nostro territorio, con la creazione di un’area giudiziaria, sotto la competenza del tribunale di Castrovillari, di proporzioni immense» (l.latella@corrierecal.it)

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