REGGIO CALABRIA Nel pomeriggio di ieri un detenuto ristretto presso la Casa Circondariale di Arghillà, ha dato fuoco alla camera detentiva, senza che tale atto fosse preannunciato da una situazione di disagio. Il detenuto inizialmente ha bruciato uno straccio che, con mossa repentina ed inaspettata, gli è stato sottratto dall’addetto alla sezione unitamente al preposto: nel mentre però i due erano intenti a spegnerlo, il detenuto ha incendiato dapprima il cuscino in dotazione e subito in sequenza il materasso, causando una nube di fumo tossico che si è propagata per tutta la sezione.
A quel punto, richiesto l’intervento di altre unità, mentre l’incendio veniva spento con l’utilizzo dell’estintore, si è provveduto ad evacuare le camere di pernotto immediatamente adiacenti a quella interessata, per permettere ai detenuti di defluire presso il cortile passeggi, così evitando che l’atto insano di un ristretto potesse provocare una tragedia.
I poliziotti intervenuti, rimasti intossicati dalle esalazioni del fumo, sono stati prontamente sottoposti alle cure del caso.
Il coordinatore regionale del sindacato Sinappe, Fabio Viglianti, e il vice segretario regionale Luigi Barbera, nell’augurare loro una pronta guarigione, si congratulano per la professionalità, l’abnegazione e la competenza dimostrata, nonostante il pericolo reale ed imprevisto.
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