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Estate 2020, Arpacal: «Temperature in Calabria in linea con il passato»

Pubblicato il rapporto trimestrale sull’andamento climatico della regione. Il report è curato dal Centro funzionale multirischi dell’Agenzia: «Solo le precipitazioni al di sopra della media»

Pubblicato il: 15/09/2020 – 11:19
Estate 2020, Arpacal: «Temperature in Calabria in linea con il passato»

CATANZARO «L’estate del 2020 in Calabria è stata caratterizzata da temperature allineate ai valori del periodo e da precipitazioni al di sopra della media, soprattutto in alcune zone». Così i tecnici del Multirischi Arpacal commentano i dati emersi dal consueto rapporto trimestrale sulle temperature e precipitazioni estive in Calabria a cura del Centro Funzionale Multirischi diretto dall’ing. Eugenio Filice. Il report è stato pubblicato oggi sul sito ufficiale dell’Arpacal. Il documento, redatto dagli ingegneri Roberta Rotundo e Loredana Marsico, raccoglie i dati che vanno dal mese di maggio sino ad agosto, analizzandone gli andamenti e comparando i dati acquisiti con le medie degli ultimi trent’anni.
Nello specifico, riferiscono dal Multirischi, «si evince che nel mese di giugno sono state registrate temperature generalmente più basse rispetto alla media storica del periodo, mentre per i mesi di luglio e agosto, i valori di temperatura sono stati prossimi alle medie, ad eccezione di alcune zone in cui sono stati registrati valori più alti».
Per quanto riguarda, invece, la comparazione con la media degli ultimi trent’anni, «il trimestre 2020 ha registrato generalmente temperature inferiori ai relativi valori normali, sia nel caso dei valori massimi che dei medi, i valori minimi sono invece prossimi alla media».
Passando alle precipitazioni, il Multirischi rileva che «nel periodo estivo 2020 il deficit di precipitazione ha interessato solo alcune aree della regione, concentrate soprattutto nella provincia di Cosenza. Nel mese di agosto tale anomalia sembra più diffusa. Particolare attenzione quest’anno va prestata alla situazione del mese di maggio dove si registrano precipitazioni pressoché nulle che rispecchiano l’andamento del periodo primaverile».
Passando alla comparazione con la media degli ultimi trent’anni «il valore della precipitazione registrata nel trimestre estivo di quest’anno (124 mm) è superiore al valore medio del periodo 1990-2019 (78 mm)». Trimestre più piovoso, quindi, con distribuzione pressocché uniforme nelle province calabresi, ed un picco importante a Reggio Calabria.
«Questa tipologia di dati – ha dichiarato il direttore generale dell’Arpacal, dott. Domenico Pappaterra – rappresenta quel set di informazioni ambientali che il decisore politico è chiamato a consultare per le proprie decisioni di programmazione del territorio. Informazioni che il Multirischi, con esperienza ormai pluridecennale, fornisce alle Istituzioni, ma anche ai privati, con lodevole precisione e puntualità».

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