LAMEZIA TERME Svolta nell’omicidio di Enzo Di Spena, sorvegliato speciale ucciso nel 2001 a seguito di un agguato avvenuto secondo gli schemi tipici mafiosi.
LA Direzione distrettuale Antimafia di Catanzaro avrebbe infatti chiesto il rinvio giudizio per tre persone accusate di essere i presunti mandanti ed esecutori dell’agguato. Nello specifico, il processo è stato chiesto per Vincenzo Torcasio (insieme allo zio Nino Torcasio, ucciso nell’ambito della guerra di mafia a marzo del 2002), 40enne, ritenuto il mandante e per il 44enne Antonio Villella, 44 anni, detto “crozza” e Pasquale Torcasio, anche lui 40enne, detto “carrà”, ritenuti gli esecutori e in ogni caso, tutti da associarsi alla nota cosca del lametino.
L’AGGUATO Sono passati circa vent’anni da quando, la sera del 6 novembre 2001, la vittima veniva raggiunta da diversi colpi di pistola calibro 45 esplosi da un killer a volto coperto mentre rientrava nella sua abitazione.
Presunto movente sarebbe un «affronto» compiuto proprio da Di Spena ai danni di Vincenzo Torcasio, picchiandolo pesantemente poco prima di essere giustiziato.
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