PLATÌ Si sono tenute a Platì le cerimonie di consegna di due opere pubbliche realizzate dalla Commissione Straordinaria che regge l’Ente comunale, sciolto per infiltrazioni mafiose nel 2018, e che si avvia a concludere la propria gestione in occasione dell’ormai prossimo rinnovo degli organi elettivi. Alla presenza, fra gli altri, anche del Prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani, dei vertici provinciali delle Forze dell’Ordine e del Vicario Generale della Diocesi di Locri Gerace, la Commissione straordinaria ha restituito alla collettività e, in particolare, alla fruibilità dei bambini e dei ragazzi di Platì l’ampia area di località Arsanello. La zona, un tempo area degradata, fonte di pericolo per la pubblica incolumità ed interessata da insediamenti abusivi, è stata messa in sicurezza – spiega una nota – e totalmente ripensata dalla Commissione Straordinaria per renderla un parco pubblico, con la collocazione di giochi per bambini, aree pic nic, parcheggi e la realizzazione di un’agevole strada di accesso.
Nel corso delle prossime settimane si procederà, inoltre, alla collocazione di piante ed alberi che renderanno il nuovo “Parco dei pini” un’attrattiva per l’intero comprensorio della locride, attesa anche l’incomparabile bellezza del paesaggio che lo circonda. Nell’ambito dell’inaugurazione del parco e’ stato affidato alla Diocesi di Locri – Gerace il campo di calcio a 5, adiacente all’area giochi, nel quale sara’ riavviata la scuola calcio e che costituisce un’appendice del progetto Oratorio avviato dalla Parrocchia di SS Maria di Loreto in un bene confiscato alla ‘ndrangheta e consegnato nel mese di maggio 2019 dalla stessa commissione straordinaria.
Nella stessa mattinata, la Commissione straordinaria ha consegnato a Save the Children i locali, riammodernati e rifunzionalizzati, di Palazzo Furore per la realizzazione di un “punto Luce”, programma inserito nella campagna nazionale “illuminiamo il futuro”, che l’organizzazione internazionale ha deciso di destinare, anche a Platì, ad attività di contrasto alle povertà educative e, più in generale, a momenti di aggregazione di bambini e ragazzi. La scelta è ricaduta sullo storico palazzo di proprietà del Comune di Platì che porta il nome di Fortunato Furore, imprenditore agricolo un tempo proprietario dello stabile in seguito donato all’Ente locale, e vittima di ‘ndrangheta, a metà degli anni ’70, a seguito della denuncia di episodi di estorsione. Con la realizzazione delle due opere pubbliche si conclude la gestione commissariale, restituendo alla collettività luoghi in cui potranno essere avviati progetti educativi che siano condotti da realtà appartenenti al mondo dell’associazionismo e del terzo settore in generale, in un territorio, quale quello di Platì, estremamente povero di iniziative destinate alla popolazione giovanile.
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