CORIGLIANO ROSSANO L’emergenza rifiuti si propone ancor più prepotentemente nella Sibaritide. Dopo le crisi a singhiozzo, per certi versi superate con le classiche “toppe”, nella speranza che la divina provvidenza risolvesse i problemi dei gestori di discariche e impianti di stoccaggio come quello di Bucita, a Corigliano Rossano, gestita da Ekrò – debitori di diverse fatture – ecco tornare lo spauracchio della monnezza in strada.
A lanciare l’allarme, questa volta è Ecoross, la società che si occupa dell’igiene urbana di Corigliano Rossano ed altri comuni. Uno scenario, quello che si sta profilando, che la stessa azienda definisce «insostenibile» perché da una settimana sono bloccati i conferimenti della frazione organica per il capoluogo jonico e l’indifferenziato i 35 comuni che ricadono nell’Ambito territoriale ottimale della Sibaritide.
«In queste condizioni – fanno sapere da Ecoross – senza la certezza dei conferimenti, diventa impossibile erogare servizi di qualità e garantire costanza e regolarità. Le cause dei disservizi, non imputabili al gestore dei Servizi, sono tutte da ricercare in un deficit del sistema impiantistico regionale».
«Per quel che riguarda il territorio di Corigliano Rossano, nello specifico, è da oltre una settimana che non si riesce a conferire nemmeno la frazione organica nell’impianto finale di trattamento di località Bucita, indicato dal Comune, per via di problematiche varie, di natura tecnica o di natura economico-finanziaria, che di fatto bloccano i conferimenti. Tutto questo comporta, a cascata, ripercussioni anche nel servizio di raccolta della frazione organica e degli sfalci da potatura sul territorio, considerato che i mezzi deputati a tale attività sono pieni da diversi giorni», spiegano ancora da Ecoross. «Oggi, inoltre, sempre a Bucita, si è verificata nuovamente la stessa problematica anche per la frazione indifferenziata, con conferimenti rallentati e limitati per tutti i comuni che afferiscono a questo impianto. Dopo i disagi dei mesi estivi e un breve periodo di normalità, la ripresa dei conferimenti a singhiozzo paralizza ancora una volta l’intero sistema paventando il rischio che possa ripresentarsi una situazione emergenziale. Ecoross – concludono dalla società – rinnova l’appello a chi di competenza affinché venga al più presto individuata una soluzione definitiva e duratura, ribadendo la propria disponibilità ad effettuare anche attività straordinarie in caso di necessità».
La questione, insomma, rimane irrisolta, con la spazzatura per terra, Ecoross coi mezzi stracolmi, Bucita chiusa e la società di gestione che denuncia diverse fatture non saldate dall’Ato Cosenza 1 e l’Aro della Sibaritide. E con questi ultimi due “enti” senza personalità giuridica che bussano alla Regione per una soluzione – a quanto pare nell’immediato – ben lontana dall’essere individuata. È sempre più “monnezza crisis”. (lu.la.)
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