VIBO VALENTIA Sette condanne e cinque assoluzioni. È questo, in sintesi, il risultato della sentenza emessa dal Tribunale collegiale di Vibo Valentia (Tiziana Macrì presidente Brigida Cavasino e Gilda Danila Romano a Latere) riguardo al processo “Black Widows” messo in piedi dalla Dda di Catanzaro e dalla Squadra Mobile di Vibo Valentia che mira, fra l’altro, a far luce sul tentato omicidio di Giovanni Nesci e del fratello dodicenne (affetto dalla sindrome di down) commesso il 28 luglio 2017. Fra i condannati ci sono quattrodonne donne: 6 anni sono stati comminati per per Viola Inzillo; 2 anni e 4000 euro di multa per Teresa Inzillo; 10 mesi e 4000 euro di multa per Maria Rosa Battaglia; 5 anni e 8 mesi e 9000 euro di multa per Rosa Inzillo; 5 anni e 8 mesi e 9000 euro di multa per Michele Nardo; 4 anni e 8000 euro di multa per Salvatore Emmanuele e Ferdiando Bartone . Gli imputati sono tutti di Sorianello, centro delle Preserre vibonesi interessato da una faida di ‘ndrangheta. Fra gli assolti Vincenzo Cocciolo per il quale il pm della Dda Annamaria Frustaci aveva chiesto 10 anni e 6 mesi, Antonio Farina (anche per lui richiesta di condanna a 10 anni e 6 mesi), Gaetano Muller (6 anni e 6 mesi la richiesta), Michele Idà (chiesti 4 anni), Domenico Inzillo (chiesti 4 anni e 4 mesi). Fra 90 giorni il deposito delle motivazioni della sentenza. Nel collegio difensivo gli avvocati Cicino, Staiano, Scarmato, Russano, Tassone, Galeota, Sorrentino e Di Renzo.
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