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Crotone, bocciati la Lega e Sculco. Voce raccoglie tutti i voti (disgiunti) degli scontenti

Il candidato del centrodestra al 41,6% delle preferenze ma le sue liste sfiorano la maggioranza assoluta. Lo sfidante “civico” distanziato di 5 punti. Male il centrosinistra e il M5S

Pubblicato il: 22/09/2020 – 18:37
Crotone, bocciati la Lega e Sculco. Voce raccoglie tutti i voti (disgiunti) degli scontenti

di Gaetano Megna
CROTONE 
 Si va al ballottaggio. Saranno Antonio Manica, candidato del centrodestra appoggiato da dieci liste, e Vincenzo Voce, appoggiato da quattro liste civiche, a giocarsi la partita per la carica di sindaco della città pitagorica. A fine scrutinio Manica è in testa con il 41,60% dei consensi, seguito da Voce con il 36,22%, da Danilo Arcuri 17,27%, appoggiato da cinque liste di ispirazione di centrosinistra, e da Andrea Correggia al 4,91%, candidato del MS5. 
Dallo spoglio delle schede emerge che, a Crotone, a fare la differenza sia stato il voto incrociato il cui unico beneficiario è stato Voce.
IL MAXI VOTO DISGIUNTO PER VOCE Il candidato civico ha raccolto i voti che sono venuti a mancare, rispetto alle liste, sia a Manica che ad Arcuri. Il dato si evidenza dai risultati delle schede già scrutinate, ma anche dalle proiezioni che riguardano le preferenze ai candidati al consiglio comunale: alle liste di Manica viene attribuito un quoziente del 49,93%, a quelle di Voce il 24,81%, ad Arcuri il 21,51% e 3,75% a Correggia. Voce e Correggia prendono più voti dei propri candidati, mentre Manica perde l’8,3% e Arcuri il 4,2. Voce intercetta l’11,4% dei voti disgiunti e rappresenta un valore aggiunto per la sua coalizione. 
Vanno, quindi, al ballottaggio Manica e Voce.
DEBACLE LEGA La sfida interna al centrodestra, invece, evidenzia le difficoltà della Lega nel capoluogo pitagorico: il primo partito della coalizione è Forza Italia con il 12,20%, Fratelli d’Italia al secondo posto con il 6,72% (ma dopo la civica Consenso al 7,62%) e il Carroccio staccato al 3,61%.
L’ANALISI La lettura dei risultati elettorali dice che il centrodestra aveva i numeri per vincere la competizione elettorale al primo turno e paga lo scotto di non avere puntato su un candidato più noto agli elettori di Crotone. Manica è un neofita della politica. Voce è il vincitore morale del primo turno, perché non aveva un’organizzazione politica a sostenerlo e gli elettori hanno deciso di bocciare la coalizione che candidava Arcuri, perché considerata in continuità con la precedente amministrazione comunale guidata da Ugo Pugliese. Sempre i dati dicono che gli elettori di Crotone hanno deciso di cambiare pagina, mandando a casa i responsabili politici della precedente amministrazione sciolta anzitempo per le dimissioni di Pugliese, avvenute in seguito ad una vicenda giudiziaria.
ALLEANZA CON IL “REUCCIO” BOCCIATA Dai dati elettorali di questo primo turno si legge che gli elettori di Crotone hanno votato anche contro l’area del Pd che ha voluto l’alleanza con il “reuccio” di via Firenze. All’epoca si disse che quell’alleanza veniva fatta perché era vincente. Il risultato lo smentisce. Voce, comunque, non è un fulmine a ciel sereno perché alle elezioni regionali del 28 gennaio scorso, candidato nella lista di Tesoro Calabria, è stato il più votato nelle città pitagorica. (redazione@corrierecal.it)

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