ROMA «Il processo che si apre è una risposta che lo Stato da’ a un territorio come la Calabria. Ha valore simbolico perché dimostra che lo stato c’è». Lo ha detto il direttore della Dia, il generale Giuseppe Governale, interpellato sul maxi processo contro la ‘ndrangheta a margine di un incontro alla sede della Stampa Estera sul volume “La lotta alla mafia dal Questore Sangiorgi (1898) al Colonnello dalla Chiesa (1971)”.
«La ‘ndrangheta è oggi l’organizzazione criminale più importante del mondo occidentale – ha aggiunto -. È diventata quello che è perché in passato è stata sottovalutata. Le mafie vanno dove Pil cresce, dove c’è la possibilità di corrompere e dove la legislazione antimafia non è come la legislazione italiana. Sono come l’acqua: si strutturano sul posto e creano delle cellule cancerogene. Oggi ‘ndrangheta, Cosa Nostra e la Camorra hanno perso a Coppola e la lupara e si presentano come imprenditori che hanno studiato nelle migliori università e il commercio e l’alta finanza sono il nuovo terreno di gioco».
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