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Crotone, per 24 voti non scatta il premio di maggioranza

E’ possibile che il centrodestra chiedi un riconteggio delle schede per evitare che a decidere debbano dover essere i giudici del Tar. Intanto sono già delineabili i seggi provvisori

Pubblicato il: 23/09/2020 – 9:53
Crotone, per 24 voti non scatta il premio di maggioranza

CROTONE Il premio di maggioranza non scatta al primo turno per soli 24 voti. Le dieci liste del centrodestra, che hanno appoggiato il candidato a sindaco Antonio Manica non avranno subito il premio, perché la percentuale dei voti conquistati si è fermata al 49,93%. Non è stata, quindi, superata la soglia del 50% che avrebbe potuto fare scattare la cosiddetta “anatra zoppa”. In caso di vittoria elettorale al secondo turno del competitor di Manica, l’ingegnere Vincenzo Voce sostenuto da quattro liste civiche, tra le quali c’è anche Tesoro Calabria è probabile, quindi, che la partita del conteggio avrà una coda nella sezione elettorale del Tribunale dove verrà messo il sigillo definitivo sul risultato. Secondo quanto riferito, il centrodestra potrebbe chiedere la valutazione di alcune schede nella speranza di superare la soglia del 50%. Il dato definitivo dello spoglio ha decretato comunque che, al primo turno, il candidato di centrodestra, Manica, ha conquistato 13.787 voti di preferenza (41,60%9, Voce, rappresentante crotonese di Tesoro Calabria, 12.003 voti (36,27%), Danilo Arcuri sostenuto da cinque liste civiche 5.722 voti (17,27%) e Andrea Correggia M5S 1.627 (4,91%). Lo spoglio definitivo dice che Forza Italia diventa il primo partito di Crotone con il 12,16% (3.901 voti), seguito da Tesoro Calabria 2.963 88,39%) e da Consenso 7,56% (2.426 voti). Fratelli d’Italia è quinta con il 6,38% (2.046), la Lega è dodicesima con il 3,72 (1.195) e il M5S tredicesimo con il 3,71% (1.192 voti). Enrico Pedace, candidato con la lista Consenso, per la seconda volta conquista la palma del consigliere più votato ottenendo 913 voti di preferenza. Quattro anni fa, con la lista dei DemoKratici, aveva conquistato circa 1.200 voti. Nel gradito dei più votati, al secondo posto, si colloca Fabio Manica con 660 voti di preferenza e al terzo posto Andrea Devona 499 voti. Si va al ballottaggio e se non ci saranno stravolgimenti nella commissione elettorale presso il Tribunale i due candidati per la carica di sindaco, Manica e Voce, si giocano una partita alla pari, perché chi vince prende il premio di maggioranza e avrà i numeri anche all’interno del consiglio comunale per amministrare la città pitagorica. Il primo turno elegge 20 consiglieri comunali e il secondo ne assegna 12 come premio di maggioranza. Secondo un calcolo non ufficiale, che tiene conto delle percentuali, Manica avrebbe già conquistato otto seggi, sette Voce, quattro Arcuri e uno Correggia.

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