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Succurro-Barile, la sfida del centrodestra a San Giovanni in Fiore. Il Pd sta a guardare

I democratici nel comune “rosso” della Sila Cosentina sono i grandi sconfitti. Quarta forza politica. L’alveo del centrodestra è vario, le alleanze risulteranno fondamentali

Pubblicato il: 23/09/2020 – 8:07
Succurro-Barile, la sfida del centrodestra a San Giovanni in Fiore. Il Pd sta a guardare

di Michele Presta
SAN GIOVANNI IN FIORE
Il grande spettatore è il centrosinistra, almeno quello ufficiale. Il candidato Domenico Lacava, ex presidente del consiglio nell’amministrazione Giuseppe Belcastro e vittorioso proprio contro quest’ultimo alla primarie indette dalla federazione dem di Cosenza, è la quarta forza politica nel capoluogo florense. Spazzati via a colpi di matita, come gli strascichi di mesi estivi con il balletto «primarie sì primarie no» ed una coalizione che al posto di compattarsi si è frammentata. Solo il 13.06% che equivale a 1374 preferenze in una città dove il numero degli aventi diritto al voto sfiora i 20mila abitanti e un tracollo di quasi 2mila voti rispetto a 5 anni fa. Il Pd è il grande sconfitto ma ai demeriti fanno da contraltare i meriti, due in particolare, quelli dei candidati che andranno al ballottaggio: Rosaria Succurro e Antonio Barile. Nella “rossa” San Giovanni sarà sfida all’ultimo voto tra due aspiranti sindaci che battono la bandiera del centrodestra. L’assessore della giunta di Cosenza, grazie al lavoro dei candidati delle 5 liste è riuscita ad arrivare al 25,62% collezionando 2695 preferenze. Per l’ex sindaco di San Giovanni in Fiore che già anni addietro riuscì ad interrompere la sfilza di amministrazioni di sinistra nel cuore della Sila con una sola lista, la percentuale delle preferenze si ferma al 19,72% dei voti equivalenti a 2075 preferenze.


LA SFIDA A DESTRA «Avevo previsto che potevamo crescere ma non in questo modo» ha dichiarato Antonio Barile e ne approfitta per mettere un po’ di pepe in vista delle prossime due settimane di campagna elettorale. «Penso di aver risvegliato gli animi dei Sangiovannesi. Ci scontriamo contro un candidato di pseudo centrodestra. Se i risultati sono questi non avremo nessun problema a vincere il turno di ballottaggio. Sarà una grande festa per la nostra città». Barile con animo Donchisciottiano sfida Rosaria Succurro e la pletora dei suoi candidati, ma la sangiovannese di nascita e cosentina di adozione non mostra perplessità o indecisioni. «Essere primi in una competizione con sette candidati a sindaco non era facile. Adesso continueremo a lavorare con lo spesso spirito e arriveremo al ballottaggio vincenti». Fin qui i due candidati, ma l’alveo del centrodestra a San Giovanni in Fiore, mai come in questa competizione è stato così variegato. Coalizioni civiche o quasi non hanno nascosto di avere supporter e animi orientati verso il centrodestra e per questo i canali delle alleanze sembrano essere aperti ad ogni accordo. Rimanendo nell’ordine dei partiti,  c’è Antonio Lopez con la sua lista leghista. Da sempre uomo di riferimento di Fratelli d’Italia nel territorio silano di Sangiovanni il suo distaccamento o allontanamento forzato da parte del partito (la vicenda è ancora tutta da chiarire) si è sentita, eccome. Fratelli d’Italia della coalizione a sostegno di Rosaria Succurro è il partito con meno preferenze. Ha sempre dichiarato di essersi candidato per una questione di coerenza, vedremo se da qui ai prossimi giorni darà indicazioni di voto ai suoi elettori e permettere a Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega di convivere sotto un unico tetto. Al centrodestra ammicca anche Salvatore Mancina. Con le sue due liste “A testa Alta”ha raggiunto il 14,11% e i suoi candidati sono riusciti a conquistare 1484 preferenze. Al ballottaggio potrebbe risultare un alleato determinante così come Pietro Silletta, terza forza politica a San Giovanni in Fiore con in dote 1875 voti, in percentuale il 17,82%. In ultimo non per importanza l’imprenditore Domenico Caruso, fermo al 6,93% e supportato dai voti della sua unica lista che si sono fermati a 729. Ultime ore per smaltire le tossine della fatica dello spoglio. Le circa 10mila schede scrutinate hanno tracciato la rotta, i due sfidanti adesso dovranno interpretarla al meglio. (m.presta@corrierecal.it)

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