REGGIO CALABRIA «È un’operazione importante perché testimonia l’attenzione che la Procura con la Direzione distrettuale antimafia e le forze di polizia rivolgono verso il contrasto patrimoniale alle cosche di ‘ndrangheta. Oggi oltre ad ampliare il numero degli indagati per reati di gravità particolare quale il concorso esterno in associazione mafiosa, sicuramente la specificità di questa operazione sta nell’aver colpito interessi patrimoniali di alcuni soggetti di riferimento della cosca in Calabria e anche nel nord Italia con il sequestro di importanti iniziative economiche, bar e ristoranti, nonché alcune aziende che operano nel ramo delle costruzioni». Lo ha affermato il procuratore capo Giovanni Bombardieri che oggi in Questura ha illustrato i dettagli dell’operazione Eyphemos II.
«Gli interessi della cosca – ha aggiunto Bombardieri – erano variegati, andavano dalla ristorazione alle costruzioni fino all’intermediazione mobiliare. Si articolavano sul territorio nazionale, non solo in Calabria ma anche in Lombardia e nelle Marche. L’importanza dell’operazione è di aver ricostruito una serie di importanti relazioni che hanno consentito anche di accertare il ruolo che all’interno della cosca svolgeva un professionista, ovvero un commercialista, che non si limitava a fornire il suo apporto tecnico alle attività commerciali che gli venivano affidate, ma svolgeva un ruolo che era quasi quello di “consigliori”, cioè un ruolo a tutto tondo sia nell’individuazione delle iniziative economiche che servivano a schermare gli investimenti di soggetti della cosca, sia attività materiale, è arrivato addirittura ad accompagnare lui stesso i prestanome di alcune iniziative economiche presso il notaio, ciò a testimonianza non solo della consapevolezza dell’illiceità della schermatura di quell’investimento ma proprio per finalizzare in maniera positiva quella stessa schermatura. Egli stesso ne dà ampia implicazione in una serie di intercettazioni telefoniche». (f. p.)
x
x