REGGIO CALABRIA Le casse languono e di conseguenza anche i servizi diventano sempre più precari e instabili. La commissione Vigilanza della regione Calabria, presieduta da Domenico Giannetta ha audito nella commissione consiliare il commissario dell’Asp di Cosenza, Cinzia Betellini ed il dirigente dell’Ufficio Bilancio Nicola Mastrota. Oltre a loro, è intervenuto anche il direttore della gestione risorse economiche finanziarie Giuseppe Corea in merito alla situazione finanziaria ed amministrativo – gestionale dell’Asp di Reggio Calabria. «Abbiamo aperto una importante pagina sulla sanità calabrese ed è stata l’occasione per riflettere sui diversi punti critici di un sistema che è il frutto di tante gestioni – ha dichiarato il presidente Giannetta-. Situazioni datate nel tempo sulle quali, più che mai, oggi, occorre fare squadra, superando steccati e barriere politiche. Tutto questo nello spirito della Commissione che mi onoro di dirigere, che non è quello ‘inquisitorio’, ma di analisi e stimolo per potere agire in modo più incisivo e propositivo sui tanti problemi del nostro territorio. La sanità resta una priorità ed alcuni dati, oggetto del confronto odierno, disegnano un quadro sicuramente poco incoraggiante».
I CONTI IN ROSSO DELL’ASP DI COSENZA Particolare attenzione è stata riservata dai componenti della commissione alla situazione debitoria dell’Asp di Cosenza, dove i bilanci non sono approvati per il biennio 2018-2019 e il debito per come emerso dai numeri forniti dal commissario Cinzia Betellini sono quantificabili in 547 milioni di euro. Ma non c’è solo questo buco finanziario, a pesare sulle spalle dell’ente di Viale degli Alimena ci sono 102 milioni di pignoramenti. Hanno espresso soddisfazione per la disponibilità mostrata dal commissario dell’Asp di Cosenza a riferire in commissione i consiglieri regionali Pierluigi Caputo (Santelli Presidente), Carlo Guccione (Pd) e Graziano Di Natale (Irc). Tutti concordi sulla necessità che serva superare questo difficile empasse economico in cui si trova l’azienda sanitaria provinciale di Cosenza. «E’ drammatico, ha dichiarato Di Natale che in una azienda pubblica non si riescano ad approvare i bilanci per più anni. Ma non c’è solo questo a preoccuparmi, ma il deficit nei servizi che dobbiamo dare alle popolazione. E questo non ce lo possiamo permettere. Non si può continuare a gestire la cosa pubblica in questo modo, penso solo ai 360 milioni di debiti verso i fornitori». Una situazione economica che però non riguarda solo i dati emersi nel corso della discussione. «Il debito è pari 547 milioni di euro con 102 milioni di pignoramenti e i bilanci consuntivi del 2018 e 2019 che non sono stati ancora approvati. A questo, mi preme sottolineare, come ci siano anche i costi dei fitti passivi che nella sola città di Cosenza sfiorano il milione di euro. È chiaro che la situazione allo stato attuale non è più sostenibile e che serve risolvere il problema ed evitare che per l’approvazione dei bilanci si arrivi ad evitare il commissariamento del commissariamento» ha evidenziato il consigliere di maggioranza Pierluigi Caputo che nell’esortare la politica tutta ad impegnarsi a risolvere il problema dell’Asp di Cosenza ha anche incalzato affinché si approvi il piano del fabbisogno. «Serve fronteggiare la situazione in primis approvando il piano del fabbisogno del personale. Solo sbloccando le graduatorie e deliberando assunzioni consentiremo l’erogazione di servizi essenziali e sosterremo l’intero comparto sanitario. Anche perché, l’emigrazione sanitaria rappresenta una voce di deficit del nostro bilancio – conclude Caputo – che dobbiamo azzerare non solo per il bene della nostra azienda sanitaria ma per i malati costretti ad estenuanti viaggi della speranza». E ulteriori dettagli contabili e tecnici sono stati evidenziati anche dal consigliere dem Carlo Guccione. «Si registra – spiega il consigliere – un miglioramento per quanto riguarda il superamento del sistema di proroghe, sono stante bandite numerose gare a cominciare dal servizio di ristorazione negli ospedali, in prorogatio da oltre dodici anni e ora in via di definizione. Qualcosa si smuove anche per la Rsa di Caloveto, chiusa dal 2013: in sette anni l’Asp non è riuscita a espletare correttamente una gara per l’affidamento della Residenza sanitaria assistenziale. La gara ora verrà revocata e ne verrà bandita immediatamente un’altra». Il consigliere aggiunge anche altri dati: «Le controversie aperte al 31 dicembre 2019 arrivano a oltre 366 milioni (solo quota capitale senza interessi di mora e spese legali). A questo va aggiunto un volume di controversie di valore indeterminato e/o indeterminabile di 460 cause che non sono ancora state conteggiate. In merito al contenzioso avevo più volte sollecitato la costituzione di una task force in collaborazione con la Guardia di finanza, visto che è in essere una convenzione tra Regione e Gdf sulla questione sanità. Oggi la commissaria dell’Asp Cinzia Bettellini ci ha informato di avere incontrato il comandante della Guardia di finanzia di Cosenza e di aver avviato una collaborazione almeno su tre grandi questioni che riguardano il contenzioso. Una notizia positiva al quale però bisognerebbe aggiungere – afferma il vicepresidente della Commissione, Carlo Guccione – il potenziamento immediato dell’ufficio legale dell’Asp di Cosenza».
APPROVATO IL BILANCIO DI PREVISIONE La Commissione speciale di Vigilanza, presieduta dal consigliere Domenico Giannetta, ha anche approvato all’unanimità la relazione sul Rendiconto dell’esercizio finanziario 2019 e quella sulla gestione del Consiglio Regionale, che è stata illustrata dal dirigente del Settore Bilancio e Ragioneria Maurizio Alessandro Praticò.
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