di Luca Latella
CORIGLIANO ROSSANO Primo giorno di scuola più che agitato alle scuole elementari di contrada Piragineti, a Corigliano Rossano. Con i genitori sul piede di guerra e bambini fuori dal plesso scolastico a protestare contro l’accorpamento delle classi. Nel mirino delle madri e dei padri, l’Ambito territoriale di Cosenza, quello che un tempo, comunemente, era il Provveditorato agli studi e che oggi appare come una torre inaccessibile a chiunque chieda spiegazioni, dai dirigenti scolastici, ai genitori, finanche alle amministrazioni comunali.
«Stiamo protestando – accenna una mamma al Corriere della Calabria – perché hanno deciso di accorpare una seconda ed una terza elementare. Non ci stanno bene queste decisioni assunte in un periodo delicato di emergenza sanitaria come questo. Una classe di diciotto bambini, ed invece dovrebbero essere al massimo quattordici, con un disabile grave crediamo sia insostenibile».
I genitori dalla scuola contestano, insomma, problemi di assembramento, quindi logistici, ma anche didattici, perché «non possiamo accettare che per risolvere i problemi di spazio abbiamo accorpato i bambini in una pluriclasse con programmi didattici diversi».
«Andremo avanti ad oltranza – conclude la mamma – e chiediamo a gran voce un incontro col provveditorato e con l’assessore alla Pubblica Istruzione Donatella Novellis».
La rappresentante della giunta Stasi era attesa dai genitori a Piragineti ma non ha comunque fatto mancare il suo supporto all’iniziativa.
«Si individuino soluzioni alternative, mettere insieme una seconda ed una terza classe della primaria, con la presenza di un bambino con disabilità, significa compromettere e rallentare l’attività didattica» spiega dal canto suo l’assessore Novellis facendosi portavoce dei timori e delle preoccupazioni delle famiglie. Per questi motivi ha chiesto anche a nome del sindaco Flavio Stasi, al dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Cosenza Luciano Greco, un incontro urgente per confrontarsi sulla problematica.
«Siamo certi che con la sensibilità che contraddistingue il provveditore – conclude Donatella Novellis – potremo individuare soluzioni che garantiscano l’autonomia delle classi. I genitori hanno sollevato all’Amministrazione eventuali disagi di natura organizzativa e didattica che potranno insorgere, per la discontinuità creatasi nel corpo docente, per l’emergenza Covid». (l.latella@corrierecal.it)
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