CATANZARO Sarà la discarica di Lamezia Terme, nella quale saranno a breve disponibili ulteriori volumi per circa 50mila metri cubi, ad essere utilizzata dall’Ato di Catanzaro. Una decisione assunta al termine di un incontro organizzato nella sala consiliare della Provincia di Catanzaro. Una scelta – avanzata da tutti i sindaci partecipanti – e resasi necessaria per la copertura della discarica di Celico, ormai satura.
L’INCONTRO E LE CONDIZIONI Da parte dell’Ato di Catanzaro, presieduto dal sindaco del capoluogo Sergio Abramo, è stata comunque deliberata un’apertura nei confronti degli altri ambiti territoriali calabresi. Nel sistema tecnologico di Catanzaro, infatti, i Comuni extra Ato potranno conferire fino a 200 tonnellate al giorno rispettando due condizioni: la prima è che venga consentito all’Ambito di Catanzaro la termovalorizzazione del CSS, il combustibile solido prodotto dagli scarti di lavorazione dei rifiuti, nell’impianto di Gioia Tauro; la seconda è che i Comuni che conferiranno nel sistema tecnologico di Catanzaro dovranno farlo assicurando il pagamento anticipato, a prezzi altamente concorrenziali rispetto ai privati, e la rimozione dei propri scarti di lavorazione. In assenza, però, di una delle due condizioni, la discarica di Lamezia Terme rimarrà esclusivo appannaggio dell’Ato di Catanzaro per soddisfare i conferimenti dei propri Comuni d’Ambito. L’assemblea ha inoltre deliberato che l’accettazione dei conferimenti di rifiuti da Comuni extra-Ato debba essere regolamentata da un accordo da sottoporre all’approvazione dell’Ato di Catanzaro.
I COMUNI Alla riunione di questa mattina hanno partecipato i sindaci o loro delegati dei Comuni di Amaroni, Amato, Botricello, Catanzaro, Curinga, Decollatura, Gimigliano, Girifalco, Lamezia, Magisano, Montauro, Petrizzi, Satriano, Sellia Marina, Soveria Simeri, Squillace.
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