CATANZARO «Auspichiamo che la Commissione parlamentare antimafia in Calabria analizzi anche la situazione della sanità calabrese che vede due aziende sanitarie provinciali sciolte per infiltrazioni mafiose e la situazione della depurazione e dei rifiuti, settori a rischio infiltrazioni che sono metafore dello scambio politico mafioso, per come citato nella prima relazione parlamentare antimafia nel 2008». È quanto dichiara Angelo Spostato, segretario regionale della Cgil, il quale conclude dicendosi «sorpreso per non aver ascoltato le associazioni costituite parti civili nei processi di ‘ndrangheta in Calabria e nel Paese».
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