ROMA «Siamo in dirittura d’arrivo per il completamento del percorso relativo alla stabilizzazione dei lavoratori del bacino LSU/LPU, contrattualizzati e non. Conclusa la fase della manifestazione di interesse da parte dei comuni, a breve sarà emanato il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per la ripartizione delle risorse dei lavoratori socialmente utili. Dopodiché, prove d’idoneità e concorsi riservati permetteranno ai lavoratori del bacino LSU/LPU di avere finalmente un contratto a tempo indeterminato, con tutti i diritti di ferie e malattia ad esso collegati». Lo affermano i parlamentari Giuseppe Auddino e Riccardo Tucci del Movimento 5 Stelle, membri rispettivamente delle Commissioni Lavoro del Senato e della Camera.
«La procedura contenuta nella manovra finanziaria 2020 (all’articolo 1, commi 495, 496 e 497) – continuano i parlamentari calabresi – prevede, successivamente alla manifestazione di interesse da parte dei comuni, l’emanazione di un DPCM per la ripartizione delle risorse per gli LSU, su proposta del Ministro della Funzione Pubblica, di concerto con i Ministri del Lavoro e dell’Economia, previa intesa in sede di Conferenza unificata Stato-Regioni. All’inizio della prossima settimana si terrà una riunione convocata dal Dipartimento della Funzione Pubblica con il Ministero del Lavoro ed il MEF per definire gli ultimi aspetti relativi alle tabelle di riparto del DPCM. Infine, lo schema di decreto sarà pronto per essere sottoposto al vaglio della Conferenza unificata Stato-Regioni, che si terrà a breve, per la bollinatura da parte della Ragioneria Generale dello Stato e per la pubblicazione definitiva in Gazzetta Ufficiale».
«Ai lavoratori chiediamo ancora una volta un po’ di pazienza. Mancano davvero poche settimane. Una volta ottenuto il decreto di riparto delle risorse, si svolgeranno le prove di idoneità per le categorie “A” e “B” e le procedure concorsuali riservate per le categorie “C” e “D”, al termine delle quali i comuni potranno finalmente assumere i lavoratori in via definitiva. Grazie al nostro costante impegno, mai venuto meno in questi due anni di legislatura e a quattro specifici emendamenti, la risoluzione definitiva di questa ultra ventennale vicenda è davvero vicina.
Presto potremo esultare insieme ai lavoratori precari per aver messo la parola fine, una volta per tutte, alla condizione di instabilità lavorativa con cui hanno convissuto per anni questi lavoratori», concludono Auddino e Tucci.
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