ISOLA CAPO RIZZUTO «È un brutto segnale la richiusura dal 1 settembre (dopo l’apertura di luglio e agosto ottenuta in seguito a tante insistenze) della fortezza del XV secolo a “Le Castella” (Isola Capo Rizzuto)». Lo sostiene il consigliere regionale del Gruppo Misto Fracesco Pitaro. «Nel mondo sta capitando di tutto – aggiunge -, la stessa Europa da matrigna è diventata madre, ma in Italia si continua a lasciarsi soffocare da burocrazia e sciatterie organizzative, al punto che neppure in questa congiuntura economica e sociale drammatica si consente alla Calabria di mettere a valore i propri beni storici e ambientali. Manca personale, suppongo sia la ragione. Ma perché non si utilizzano i fruitori del reddito di cittadinanza o i nostri giovani laureati e a spasso per colmare transitoriamente le lacune? Se nonostante gli altisonanti proponimenti di rilanciare il Paese col malloppo del “Next generation Ue”, in Italia non si riesce ancora a tracciare una linea tra i due punti più vicini, garantendo che i turisti possano tutto l’anno apprezzare un gioiello del valore storico e culturale incalcolabile come il castello aragonese, siamo davvero messi male».
VITTIMBERGA «MERITIAMO RISPETTO» «Dopo solo due mesi di apertura, conquistata a fatica, oggi il Castello Aragonese di Le Castella chiuderà nuovamente fino a data da definire». Così Maria Grazia Vittimberga, sindaco di Isola Capo Rizzuto, commenta la notizia della chiusura del sito storico più importante della cittadina crotonese. «Considero tutto ciò intollerabile per la Calabria e per l’Italia – afferma – che vuole aprire una pagina nuova per lo sviluppo e segnatamente per lo sviluppo delle sue aree più storicamente svantaggiate. Le Castella è una località che riceve turisti, gruppi di lavoro e scolastici durante tutto l’anno e questa chiusura ha il sapore di una nuova umiliazione per il nostro territorio e per il suo forte desiderio di innescare autentici processi di crescita economica e sociale». «Noi – tuona – certamente non resteremo a guardare. Sin da oggi torneremo a batterci, come sempre sin dal nostro insediamento, per far si che uno dei simboli più prestigiosi della Calabria nel mondo, che purtroppo altri enti non considerano come dovrebbe, torni ad essere protagonista in positivo accogliendo migliaia di visitatori durante tutto l’anno. Abbiamo in animo – considerando superflue e inconsistenti, anzitutto per l’assoluta impotenza a risolvere i problemi, le interlocuzioni più prossime che fin qui si sono rivelate un’autentica presa in giro – di interpellare direttamente il Ministero dei Beni Culturali da cui ci attendiamo ascolto a attenzione, ma anche una reazione che soddisfi le legittime esigenze di questa parte della Calabria». «Isola Capo Rizzuto è uno dei territori a maggiore vocazione turistica della Calabria e dell’Italia – sottolinea Vittimberga -che dispone, oltre all’infrastruttura aeroportuale di Sant’Anna, di un inestimabile patrimonio ambientale e storico che hanno visto maestri come Pasolini e Monicelli girare pellicole che sono pietre miliari del cinema mondiale». «Non è dunque possibile tacere – conclude – dinanzi a scelte che tendono a impedire gli sforzi che stiamo compiendo per consentire ai cittadini di guardare con fiducia e speranza al futuro. Meritiamo maggiore rispetto!».
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