di Fabio Papalia
REGGIO CALABRIA Cinquantacinque anni, reggino di nascita, esperto di terrorismo. Il nuovo questore di Reggio Calabria, Bruno Megale, oggi si è presentato alla stampa reggina nel corso di un cordiale incontro nella sala “Calipari” della Questura. «Per me è un privilegio – ha esordito – tornare nella città che mi ha dato i natali. Il capo mi ha dato questo incarico e sento fortemente l’onere oltre che il privilegio di poter fare il questore di Reggio Calabria».
Megale è reggino ma non ha mai lavorato a Reggio durante gli anni di servizio in Polizia, nei quali ha acquisito delle competenze tali che la sua fama lo ha preceduto in riva allo Stretto. Dando prova di grande umiltà il questore ha ammesso di non conoscere bene la realtà reggina «perché non ho mai lavorato in questo territorio. Sono stato prevalentemente al Nord, in Lombardia, ho lavorato tanto nel settore dell’antiterrorismo è esperienza di questore in Sicilia, a Caltanissetta (è stato il questore più giovane d’Italia proprio per le sue riconosciute capacità nda), poi direttore della V zona di frontiera che ha competenza su tutte le frontiere terrestri, aeree e marittime nel Centro Italia».
Non ha mai lavorato a Reggio dunque e non conosce bene per sua stessa ammissione la realtà reggina ma ha una carta in più che altri questori che lo hanno preceduto non avevano, conosce bene la mentalità dei reggini: «Conosco un po’ la mentalità del reggino anche se poi me ne sono andato che avevo 15 anni e per 40 anni ho girato l’Italia».
«Su una cosa certamente – ha assicurato – sono e sarò molto attento perché ci credo tantissimo e credo di potermi inserire nel solco dei miei predecessori: credo nella vicinanza della Polizia alla cittadinanza. Noi siamo serventi al cittadino, lavorerò al massimo per rendere questo concetto molto pratico, vedrò se ci sono miglioramenti da fare all’interno dell’attività di prevenzione, mi piace pensare a una Polizia che sia veramente servente alle esigenze dei cittadini. Non soltanto l’attività di sicurezza, quindi l’attività delle Volanti e di prevenzione, ma anche in tutte le attività di servizio che la Polizia deve dare ai cittadini. Il mio compito principale sarà quello di cercare di migliorare questo rapporto, che già so essere ottimo, della Polizia di Stato con tutta la cittadinanza e cercherò di essere più vicino alle esigenze della gente. Questo il mio compito primario».
Un questore attento anche alle esigenze dei cronisti, ai quali ha promesso un rapporto diretto e leale con la stampa. «Sono molto motivato – ha concluso – cercherò di dare tutto l’impegno per la mia città». (redazione@corrierecal.it)
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