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Laboratorio della marijuana a Catanzaro, denunciata una 50enne

Nel corso della perquisizione, la Polizia scopre anche un inquietante caso di maltrattamenti in famiglia: un uomo non autosufficiente abbandonato tra sporcizia ed escrementi

Pubblicato il: 01/10/2020 – 12:51
Laboratorio della marijuana a Catanzaro, denunciata una 50enne

CATANZARO Nel pomeriggio di mercoledì, nel corso di una perquisizione domiciliare eseguita in un’abitazione a a Germaneto, equipaggi della Sezione Volanti della Questura di Catanzaro hanno rinvenuto una piccola piantagione di marijuana, con annesso impianto di essiccazione, finalizzato a trasformare le piante in sostanza stupefacente utilizzabile per il consumo e lo smercio.

LA PIANTAGIONE CASALINGA Il numero di piante, il loro ottimo stato vegetativo, la presenza di materiali idonei per il confezionamento, nonché le dimensioni e l’efficienza dell’impianto di essicazione hanno portato gli agenti a escludere che la produzione potesse essere finalizzata al solo consumo personale.
Pertanto, la cinquantenne, incensurata, abitante dell’immobile, è stata denunciata per il reato di produzione, ai fini di spaccio, di stupefacenti, mentre le 6 piante, alte ognuna circa un metro, sono state sequestrate, così come la “camera di essiccazione”, in doppio tessuto impermeabile ed isolante, dotata di prese d’aria, un aspiratore, una ventola, ed una scaffalatura a diversi ripiani, retati, per appoggiarci la sostanza da essiccare, nonché un bilancino, un termostato per la misurazione di tempo, temperatura ed umidità, dei ‘grinder’ per la frantumazione della marijuana e vario materiale di consumo per il confezionamento dello stupefacente in dosi.
L’operazione di polizia ha visto la collaborazione di un’unità del Reparto Cinofili della Polizia di Stato di Vibo Valentia e della Polizia Scientifica di Catanzaro, che ha eseguito le analisi della sostanza.
MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA Nel medesimo contesto, i poliziotti si sono altresì imbattuti in un’inaspettata, quanto drammatica, situazione: all’interno di una camera dell’abitazione vi era un uomo, palesemente non autosufficiente, in condizioni penose.
Infatti, la stanza era priva di mobilio e suppellettili, piena di rifiuti alimentari, immondizie varie ed escrementi e l’uomo, cinquantaseienne, fratello della donna, sudicio, si spostava carponi e appariva incapace di assumere la posizione eretta, nonostante le sollecitazioni degli Agenti, e di comunicare. Gli agenti hanno, pertanto, chiesto l’intervento del 118, e l’uomo è stato affidato alle cure dei sanitari. Di conseguenza, la donna è stata segnalata all’autorità giudiziaria. anche per il reato di maltrattamenti in famiglia.

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