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Regione, parte la caccia alle poltrone di sottogoverno – LEGGI I NOMI

Pubblicati gli elenchi dei candidati idonei alla nomina, da parte del Consiglio regionale, in enti e organismi vari. “In palio” ci sono una cinquantina di postazioni, alcune delle quali molto ambite

Pubblicato il: 01/10/2020 – 13:26
Regione, parte la caccia alle poltrone di sottogoverno – LEGGI I NOMI

CATANZARO Oltre 170 candidati in lizza per due posti nel Cda di Fincalabra, e oltre 145 in lizza per due posti nel collegio sindacale della stessa finanziaria regionale, in 84 sperano di diventare il presidente dell’Ente parco regionale, e una novantina ambiscono a entrare nel collegio dei revisori dei conti dell’Arsac o di “Calabria Verde”. Come da tradizione o ogni legislatura, parte la “caccia” a uno dei tanti di posti di sottogoverno che la sempre “munifica” Regione Calabria mette a disposizione. Sul sito del Consiglio regionale sono stati pubblicati gli elenchi (definitivi) dei candidati alle nomine di competenza dell’Assemblea di Palazzo Campanella (leggi qui): in totale una cinquantina di postazioni, distribuite in una cinquantina di incarichi alla guida o nei Cda o nei collegi sindacali enti, agenzie, consorzi, comitati, consulte e osservatori o alla guida di uffici monocratici particolarmente ambiti o comune importanti. Si va dal Difensore civico ai Garanti della Salute e dell’Infanzia e Adolescenza, dal Corecom a Fincalabra, dall’Arsac a Calabria Verde, dall’Ente parco regionale a enti di vario genere come l’Elaioteca e il Consorzio del Bergamotto o l’Osservatorio sulla violenza di genere o l’Osservatorio sullo Sport, e poi la Consulta regionale per la difesa delle professioni e il Comitato misto paritetico per le servitù militari.
A scorrere l’elenco dei nominativi che hanno presentato domanda spunta più di un volto noto, come gli ex consiglieri regionali Marilina Intrieri, Vincenzo Pisano e Alfonsino Grillo e anche Domenico Battaglia (quest’ultimo tuttavia non ammesso tra i candidati a Difensore civico), e poi nomi in genere sempre ricorrenti in queste fattispecie. Va anche detto che, a conferma che comunque ogni volta si apre un’autentica “caccia” a uno “strapuntino” quale che sia, sono molti anche i candidati non ammessi, tra mancanza dell’anzianità necessaria, inconferibilità, mancata produzione di documenti come il curriculum vitae firmato o la carta d’identità e altre motivazioni più o meno speciose. Bisogna anche precisare che parecchi candidati compaiono, com’è normale, in più elenchi. Scendendo in qualche dettaglio, e giusto per fare qualche esempio si può notare che sono 111 i candidati ammessi per tre posti di componente del Corecom, 19 per il Garante dell’Infanzia, 14 per il Garante della Salute, 62 per Difensore civico, 84 per la presidenza dell’Ente parco. E poi, 174 candidati per due posti nel Cda di Fincalabara, 117 per due posti nel Comitato di indirizzo e 146 per due posti nel collegio dei revisori della finanziaria regionale. Infine, si segnalano i 90 candidati ammessi per ricoprire un ruolo di effettivo e di supplente nel collegio dei revisori dell’Arsac e 87 candidati ammessi a concorrere per un posto da revisore unico e supplente a “Calabria Verde”. Ora gli elenchi ci sono: la palla al Consiglio regionale. (a. c.)

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