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Possibili collegamenti con la ‘ndrangheta, interdittiva per 4 ditte del Mantovano

All’esito dei controlli della prefettura sulle società richiedenti l’accesso alla “white list”, sarebbero emersi collegamenti coi clan Grande Aracri, Iannazzo-Giampà e Giardino. Tra le ditte indaga…

Pubblicato il: 03/10/2020 – 12:39
Possibili collegamenti con la ‘ndrangheta, interdittiva per 4 ditte del Mantovano

MANTOVA La prefettura, in occasione della rassegna “Raccontiamoci le mafie” ha reso nota l’attività svolta nel primo semestre del 2020 dal Gia (Gruppo Interforze Antimafia), inerente i controlli su una serie di società della provincia.
In particolare, l’attività del Gia si è concentrata sul controllo di alcune società che hanno fatto richiesta di iscrizione nelle “white list” o ne dovevano effettuare il rinnovo. All’esito del monitoraggio dei requisiti necessari per l’accesso alla liste delle società “pulite”, il Prefetto ha emesso, nel corso del mese di settembre, 4 interdittive antimafia scaturite dal rigetto di altrettante istanze provenienti da società operanti nel settore delle opere edili.
LE INTERDITTIVE ANTIMAFIA Le società in questione risulterebbero collegate – per contiguità o per rapporti di parentela o per correlazioni con soggetti indagati per reati spia o colpiti da altri provvedimenti interdittivi – a soggetti o clan di ‘ndrangheta. Nello specifico, dall’analisi del Gia emergerebbero collegamenti con le note famiglie dei Grande Aracri, dei Iannazzo-Giampà e dei Giardino.
Le sedi della società colpite dai provvedimenti del Prefetto riguardano tutte le aree della provincia e fanno emergere, in generale, un sistema volto alla mimetizzazione delle attività della criminalità organizzata ed intestate a soggetti prestanome. Tra queste ci sarebbero anche le ditte partecipanti all’appalto dei lavori per i prossimi Mondiali di sci.
L’ultima delle 4 interdittive, infatti, sarebbe stata adottata dopo complessi accertamenti svolti dai Gia di Belluno e Mantova dopo la stipula di un protocollo di legalità finalizzato a svolgere accertamenti sulle ditte che partecipano ai lavori per i Mondiali di sci Cortina 2021.
Gli accessi nei cantieri effettuati dalle Forze di Polizia di Belluno hanno in particolare evidenziato la presenza di soggetti con gravi precedenti penali rilevanti sotto il profilo antimafia, dipendenti da una ditta mantovana. Dai controlli è così emerso un sistema finalizzato all’utilizzo non genuino dell’istituto del distacco di dipendenti quale nuovo strumento per aggirare i controlli antimafia.
IL SISTEMA Per aggirare i controlli, infatti, il nuovo metodo adottato dalle ditte non sarebbe quello di partecipare direttamente o indirettamente alle gare d’appalto, ma di distaccare i dipendenti. Nello specifico della ditta partecipante agli appalti per Cortina 2021, questa si sarebbe limitata a distaccare propri dipendenti che di fatto assumevano il controllo dei cantieri coordinando anche i noli a freddo forniti dalle altre società di cui i dipendenti stessi erano soci e titolari.
Si indagano ora i collegamenti con altre ditte operanti anche in altre regioni.

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