COSENZA «In una lettera aperta inviata alla ministra Lucia Azzolina il senatore Riccardo Nencini, presidente della VII commissione permanente “Istruzione Pubblica e Beni Culturali”, rimarca la necessità di interventi urgenti a sostegno della scuola pubblica accogliendo l’appello in tal senso formulato nelle scorse settimane dai socialisti calabresi». Lo affermano il segretario regionale e il segretario provinciale del Psi di Cosenza, Gigi Incarnato e Franz Caruso. «Il nostro grido d’allarme – proseguono Incarnato e Caruso – è stato ascoltato dal presidente Nencini che lo ha rilanciato a livello nazionale, chiedendo alla Ministra Lucia Azzolina un’azione decisa ed immediata atta a risolvere le condizioni di criticità che si stanno riscontrando nella scuola pubblica italiana, anche a seguito delle problematiche relative alla pandemia da Covid-19. Nella lettera aperta il compagno Nencini pur evidenziando che “la condizione di emergenza che viviamo non è affatto facile da governare” pone l’accento su alcuni servizi basilari per l’accesso alla istruzione pubblica e che non risultano organizzati in maniera efficiente ed efficace. Tra questi di primaria importanza, soprattutto per la Calabria, è il trasporto pubblico a favore degli studenti in ragione dell’apertura distanziata per orario delle scuole. Un problema di facile soluzione perché, e concordiamo pienamente con il presidente Nencini, l’orario dei treni e dei bus andrebbe semplicemente riprogrammato sulla base dell’apertura ‘a fasce’ dei plessi scolastici. Ci riteniamo soddisfatti, inoltre – dicono i due dirigenti del Psi – per le posizioni che il presidente della VII Commissione permanete ha assunto rispetto alla mancata nomina di circa metà dei supplenti, dovuta al fatto che gli Usp delle singole province hanno adottato misure diverse per le convocazioni e in taluni casi le procedure sono state modificate in corso d’opera in danno di docenti che avevano già preso servizio. Sosteniamo, tra l’altro, con determinazione la proposta di arginare le criticità per il sostegno, che allo stato non viene garantito a tutti gli studenti con disabilità arrecando agli stessi ed alle loro famiglie enormi danni, attraverso l’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento di quanti siano già specializzati con contestuale immissione in ruolo. Menzione a parte merita, invece, il concorso straordinario per docenti, la cui organizzazione lascia molto a desiderare anche perché la ministra non ha previsto una fase suppletiva, riservata a quanti saranno impossibilitati ad essere presenti giorno 22 Ottobre a causa del coronavirus». “Condividiamo, infine – aggiungono Incarnato e Caruso – l’idea di utilizzare i fondi per il Recovery and Resilience Plan che, peraltro, indica tra le missioni fondamentali istruzione e formazione, per abbattere l’incidenza dell’abbandono scolastico sostenendo il diritto all’istruzione di quanti crescono in famiglie economicamente più fragili. Un appello che ci auguriamo possa essere accolto e ripreso dalle istituzioni regionali del Mezzogiorno e dalla Regione Calabria in particolare, atteso che proprio le regioni del Sud sono attualmente le più disagiate con un divario economico che è aumentato negli anni ed a cui si è aggiunto, per come denunciato dal direttore di Svimez, Luca Bianchi e dal giornalista di Repubblica Antonio Fraschilla un enorme “Divario di cittadinanza”. Battersi per la scuola pubblica è un dovere, che – concludono il segretario regionale e il segretario provinciale del Psi di Cosenza – va oltre l’appartenenza politica, perchè “attraverso la scuola si rimuovono gli ostacoli che limitano l’uguaglianza e frenano la partecipazione alla vita sociale”».
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