CATANZARO «Al via la seconda edizione di Chiese Aperte, un progetto promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana, dall’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace e dall’Associazione Culturale Kairòs, volto alla valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici dell’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace». Lo riferisce un comunicato della Curia di Catanzaro.
«Già nella prima edizione (realizzata nel 2019) del progetto Chiese Aperte, a cui hanno partecipato circa 30 volontari – si aggiunge nella nota . è emerso il forte interesse dei corsisti rispetto allo studio della storia, della mappatura, dell’iconografia e delle opere d’arte che fanno parte del patrimonio ecclesiastico diocesano. L’interesse, manifestato durante la sezione teorica, si è tramutato in entusiasmo durante i sopralluoghi effettuati nelle chiese precedentemente selezionate, al punto che i corsisti tutti hanno voluto essere protagonisti attivi sia della creazione, e successiva pubblicazione, di un depliant informativo sulla Chiesa scelta e sia dell’apertura di alcune Chiese di Catanzaro: Santa Maria di Figulis, San Nicola, Sant’Omobono e Santa Maria di Mezzogiorno. L’apertura delle Chiese è stata resa ancora più interessante da eventi musicali che hanno visto protagonisti, a titolo gratuito, il coro Tau diretto da don Vincenzo Agosto, il Quintetto Aulos, del Magna GraeciaFluteChoir diretto dal maestro Sebastiano Valentino, il concerto di flauto (Roberta Zirilli) e pianoforte (Daniele Zirilli) e il Coro “Voci di luce” dell’Uici che si è esibito unitamente al Coro dell’Associazione “Jonathan … liberi di volare” di Catanzaro. Il progetto, anche quest’anno, è suddiviso in due moduli: una parte teorica, che prevede un corso di formazione, che si svolgerà nei mesi di ottobre e novembre, durante il quale si avvicenderanno diverse figure professionali qualificate che tratteranno molteplici argomenti inerenti l’iconografia cristiana, il restauro delle opere d’arte, l’architettura e la tradizione dei luoghi liturgici, la metodologia delle fonti storico-bibliografiche delle chiese di Catanzaro e la ricerca del sacro nell’arte contemporanea».
«Al corso – è detto ancora nel comunicato – parteciperanno appassionati di arte e cultura, studenti e professionisti che seguiranno le lezioni in video conferenza, nel pieno rispetto delle norme anticovid. Alle lezioni teoriche si alterneranno lezioni in presenza (sempre nel pieno rispetto delle norme inerenti il contenimento del contagio) in sette chiese a Catanzaro e in provincia (Davoli, Squillace e San Pietro Magisano). Durante i sopralluoghi un esperto del settore introdurrà i corsisti all’argomento della fondazione e dell’analisi storico-artistica dei siti di culto visitati. Obiettivo del progetto è quello di formare volontari che possano, nel tempo, contribuire all’apertura di chiese appartenenti al territorio dell’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace affinché si possa fruire di luoghi di culto all’interno dei quali fedeli e religiosi possano godere o ritrovare la spiritualità indispensabile ad ogni devoto e, in quanto edifici di importante valore storico e artistico che meritano una significativa valorizzazione, implementare il turismo religioso offrendo, a quanti si accingeranno a visitare le chiese, cenni storici e artistici sulle opere d’arte. Ogni ingresso sarà libero e a titolo gratuito nel pieno rispetto delle norme anticovid».
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