SAN GIOVANNI IN FIORE (COSENZA) Ha deposto la scheda nell’urna senza esprimere un voto a favore di uno dei due candidati in lizza per la carica di sindaco di San Giovanni in Fiore l’ex presidente della Regione, Mario Oliverio, del Pd. Al ballottaggio, a San Giovcanni in Fiore, concorrono due candidati sindaco di area centrodestra – Rosaria Succurro e Antonio Barile – mentre il Pd e il centrosinistra sono stati sbaragliati al primo turno. «Questa mattina – confida Oliverio in un post su facebook – sono andato a votare nella mia città, San Giovanni in Fiore. La tentazione dell’astensione dal voto si è presentata più volte in questi giorni. Il voto, però, è un diritto fondamentale ed un dovere civico al cui esercizio non si può e non si deve mai rinunziare. Confesso che aprire la scheda e non trovare i simboli del proprio campo di appartenenza è stato triste ed un sentimento di profonda amarezza ha pervaso il mio animo. Un grande patrimonio politico, democratico ed umano, di lotte e di impegno civile, è stato mortificato da una gestione e da un approccio burocratico, arrogante e dissennato, distante dalla propria comunità politica e dal popolo. La nostra storia, la storia della sinistra e delle forze democratiche, anche a San Giovanni in Fiore, è segnata da vittorie e da sconfitte. Quella di oggi però – aggiunge l’ex presidente della Regione – è molto ma molto di più di una sconfitta: essa è il risultato di una miope linea autodistruttiva che, in nome di un falso rinnovamento, sta producendo macerie e danni incalcolabili ed assurde lacerazioni nel corpo sociale e nella vita di molte comunità calabresi. Confesso ancora che ho chiuso la scheda e per la prima volta non ho utilizzato la matita per apporre un contrassegno su alcuno dei due candidati a sindaco». L’ex governatore prosegue: «Per chi come me ha vissuto una vita nella trincea delle lotte democratiche e del riscatto civile, quella di oggi non è stata una bella giornata. Considerazioni amare ma sincere. Nessun sentimento di resa ma anzi consapevole e responsabile determinazione a spendere tutte le proprie energie per bloccare questa forsennata spirale distruttiva e mettere a frutto un grande patrimonio democratico che nessuno ha il diritto di disperdere. Un patrimonio necessario – conclude Oliverio – per il riscatto di San Giovanni in Fiore come dell’intera Calabria».
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