SAN GIOVANNI IN FIORE «Qualcuno, tra il colonnello e assessore Ultimo, la fidatissima Eva Catizone, l’attento Paride Leporace, Mario o Roberto Occhiuto, dica a Jole Santelli che le norme si rispettano, che gli esempi contano e che non si possono adottare ordinanze contro il Covid, se la prima a violarle platealmente è proprio la stessa presidente della Calabria, alla prima occasione di festa collettiva». Lo affermano, in una nota, i parlamentari M5S Giuseppe d’Ippolito e Paolo Parentela, che incalzano: «Ha fatto il giro dell’Italia la tarantella della presidente Santelli durante i festeggiamenti per l’elezione di Rosaria Succurro a sindaco di San Giovanni in Fiore. La scena mostra l’ennesima inquietante trasgressione, in primo luogo da parte della presidente, di ogni norma e misura di sicurezza volta a prevenire l’epidemia. Soprattutto, la Santelli – rimarcano i 5 Stelle – ha dimostrato di fare volentieri a meno delle stesse disposizioni di sicurezza che, con recente ordinanza, ha stabilito a tutela della salute dei calabresi. Questo è inaccettabile, assurdo e fa passare un messaggio terribile, cioè che il potere può tutto e che non esiste alcun problema di diffusione del Covid, come se i contagi non fossero in aumento e come se le regole non valessero per chi comanda». «Santelli – concludono i parlamentari 5 Stelle – riconosca il suo gravissimo errore, porga le sue scuse a tutti i calabresi, non ripeta simili azioni e si accerti che in quella festa non vi siano stati contagi. Ci riserviamo di presentare un esposto alle autorità di competenza».
x
x