Ultimo aggiornamento alle 8:56
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

«Un voto popolare»

di Bruno Gemelli

Pubblicato il: 06/10/2020 – 7:08
«Un voto popolare»

Il colpaccio, sebbene fosse stato preparato con cura, non è riuscito. Reggio Calabria, al pari di Bolzano, resta al centrosinistra. Nella città dello Stretto la Lega aveva puntato fiches importanti fidandosi dell’imbeccata di Giovanni Toti che aveva trovato la mano d’opera. A conti fatti si comprende bene la resistenza che fece a suo tempo il forzista Francesco Cannizzaro che poi dovette cedere al diktat di Arcore.
Alla fine della giostra è finita con un pareggio, tre a tre, inglobando le espressioni civiche che hanno tagliato in diagonale i vari schieramenti. Non c’è stato né il cappotto né lo strike che attendeva qualcuno, e neppure c’è stata una vittoria di misura. Si sono materializzati sei ballottaggi, sei storie diverse, alcune già scritte, altre agognate e altre temute. Ma Reggio ha una valenza nazionale, con tutto il rispetto per le altre realtà dove s’è votato, e quindi entra in un computo strategico.
Alla Lega di Salvini che pensava di emulare le gesta del generale Cialdini tocca Taurianova, la città natale dell’assessore Spirlì. A Forza Italia con Rosaria Succurro tocca San Giovanni in Fiore, la città di Mario Oliverio che ha detto di aver votato scheda bianca. A Crotone penetra Tansi con l’outsider Vincenzo Voce, rovesciando il tavolo della vecchia e pietrificata partitocrazia. A Castrovillari Mimmo Lo Polito, pancia a terra, è riconfermato il sindaco del Pollino. A Cirò Marina il dem Giuseppe Dell’Aquila nulla ha potuto fare con Sergio Ferrari. Il M5S non è pervenuto in nessuna combinazione pur contando in Calabria più di una dozzina di parlamentari. I pentastellati tuttavia hanno conquistato la vicina Matera. E non è poco nelle condizioni disastrate in cui si trovano.
Il dato elettorale influenzerà le sorti del governo regionale? Nel breve periodo assolutamente no, anche perché nessuno avrà voglia di rimestare gli errori o rinfacciare alcunché. Le manchevolezze compiute, le scelte ardite, sono visibili. Ovvero, pensare che le sigle e le mode potessero sostituire i sentimenti dei cittadini è stata una velleitaria illusione. Questa tornata ha dimostrato che gli elettori si sono fatti sentire, anche a costo di scegliere il male minore. Reggio Calabria in special modo non ha gradito stranieri imposti. La Lega, soprattutto nel rapporto con la governance della regione, dovrà rivedere tante cose. Ma tutti gli schieramenti dovranno darsi una regolata. Compreso il Pd che è uscito miracolato da questa prova.
Il calabrese di Tiriolo, Francesco Forgione, già presidente della Commissione antimafia, ex parlamentare comunista, da tempo trasferito in Sicilia, è stato eletto sindaco di Favignana-Isole Egadi, la zona che fu patria delle tonnare.

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x