CATANZARO Procede davanti al Gup distrettuale di Catanzaro la fase preliminare del processo “Valle dell’Esaro”. L’inchiesta condotta dalla Dda di Catanzaro sul presunto traffico di stupefacenti nella zona ionica della provincia di Cosenza regolato dal gruppo criminale riconducibile alla famiglia “Presta” è ormai alle battute finali, il prossimo 19 ottobre il giudice potrebbe decidere sui possibili rinvii a giudizio delle 53 le persone indagate e che rischiano di finire a processo. Intanto nell’ultima udienza è stato revocato l’obbligo di dimora per l’indagato Giuseppe Ferraro, incensurato residente ad Acri comune in provincia di Cosenza che torna completamente libero. Il gup Alfredo Ferraro ha accolto la richiesta avanzata dall’avvocato Francesco Chiaia dopo la richiesta di rinvio a giudizio formulata in udienza preliminare dal pm titolare del fascicolo d’indagine. Il 30 settembre è stata depositata istanza motivata di richiesta di revoca anche sulla scorta dell’annullamento del capo iniziale di imputazione da parte del Tribunale della Libertà che vede coinvolto Ferraro come spacciatore con l’aggravante di appartenere ad un’associazione criminale di tipo ‘ndranghetistico. Nelle prossime settimane le discussioni degli altri difensori prima del verdetto del gup. (m.p.)
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