CAMIGLIATELLO Sull’altopiano della Sila l’impresa porta la firma Filippo Ganna. Il corridore italiano della Ineos Grenadiers squarcia le tenebre della strada che si inerpica fino alla cima di Monte Scuro e conquista la tappa in solitario all’arrivo di Camigliatello Silano. La nebbia e la pioggia forte non lo ha fermato. L’asfalto scivoloso in discesa a 10 chilometri dall’arrivo non l’ha intimorito e in solitaria è arrivato con le braccia al cielo dove nel tardo pomeriggio si è conclusa la quinta tappa del Giro d’Italia.
Duecentoventicinque chilometri di Calabria, da Mileto in provincia di Vibo Valentia fino al passaggio per il capoluogo di Catanzaro e da lì la risalita per i monti e le colline che collegano il Catanzarese con il Cosentino. Una tappa dettata dai ritmi alti ma che sul finale ha costretto i corridori ad uno sforzo non indifferente e che è solo un preludio delle grandi tappe di montagna che si disputeranno nelle Alpi tra le prossime settimane. «Dopo una 40ina di chilometro ho detto a Salvatore Puccio di mettersi a ruota – ha dichiarato il vincitore della tappa al “processo” e adesso ci prendiamo questa bella soddisfazione. In salita potevo fare solo una cronometro, ho mantenuto la calma e sono arrivato qui, Thomas (capitano che si è dovuto ritirare ndr) mi ha detto di andare in fuga e io faccio sempre quello che mi chiede il capitano».
Ai nastri di partenza si è presentato con la maglia rosa il portoghese Joao Almeida che ha viaggiato insieme al gruppo compatto fino a Pizzo Calabro. Passato il comune che affaccia sul Tirreno però in diversi hanno provato a staccare il gruppo, tra loro non c’è stato solo Filippo Ganna ma anche Peter Sagan e Thomas De Gendt oltre a Salvatore Puccio. A mezzogiorno il gruppo di fuggitivi aveva già guadagnato più di tre minuti e al traguardo volante di Catanzaro Lido i corridori in fuga si dividono i punti messi in palio dagli organizzatori del giro.
Alle 13 Vincenzo Nibali, lo squalo di Messina perde un fido scudiero per la rincorsa alla maglia rosa, ossia Peter Weening, costretto al ritiro dopo la brutta caduta subita ieri per colpa di una borraccia. I corridori arrivano in provincia di Cosenza e da Rogliano passano per il capoluogo Bruzio prima di arrivare all’inizio dell’inerpicata che da Casali del Manco ha portato al Valico di Monte Scuro dove tra il buio e il freddo della Sila, Ganna ha scritto la sua pagina di sport.
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