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L'attacco all'economia (anche in Umbria) delle cosche di Cutro, chieste 59 condanne – NOMI

Pene dai 6 ai 20 anni di reclusione, con multe fino a 30mila euro, e quattro assoluzioni, invocate dal pm della Dda Antonio De Bernardo. Chiesto un risarcimento di 8 milioni per le estorsioni al vi…

Pubblicato il: 07/10/2020 – 17:03
L'attacco all'economia (anche in Umbria) delle cosche di Cutro, chieste 59 condanne – NOMI

di Alessia Truzzolillo
CATANZARO
Cinquantanove condanne dai 20 anni ai 6 anni di reclusione, con multe fino a 30mila euro, e quattro assoluzioni, sono state invocate questa mattina nell’aula bunker del carcere di Catanzaro dal sostituto procuratore della Dda Antonio De Bernardo nell’ambito dei procedimenti riuniti “Malapianta-Infectio”. Davanti al gup distrettuale il pm, dopo un lunga requisitoria contro le cosche cutresi e le ramificazioni di queste in Umbria, rappresentate dalla famiglia Ribecco, ha invocato pene severe contro le consorterie accusate di avere monopolizzato l’economia del comprensorio cutrese, aggredendo con pretese estorsive la principale ricchezza del territorio, il turismo, attraverso il controllo criminale dei villaggi turistici.
UN DANNO DA 8 MILIONI DI EURO Nel corso dell’udienza l’avvocato Michele Gigliotti, che rappresenta l’imprenditore, e testimone di giustizia, Giovanni Notarianni, ha chiesto che il danno provocato al villaggio di Notarianni, Porto Kaleo, attraverso le estorsioni, i danneggiamenti, l’imposizione di manodopera e forniture, venga liquidato in sentenza e non in separata sede. Un danno monstre calcolato in 8 milioni di euro, questa la richiesta di risarcimento della parte civile che ha prodotto una particolareggiata perizia sulle vessazioni subite dall’imprenditore. Notarianni con le proprie denunce ha dato un decisivo contributo alle indagini.
INFECTIO Le richieste di condanna – vergate dai pm Antonio De Bernardo e Domenico Guarascio – riguardano anche capi e gregari della consorteria che operavano in Umbria. L’indagine “Infectio”, infatti, approfondisce quanto emerso già lo scorso maggio nell’operazione Malapianta. E rivela che le cosche di San Leonardo di Cutro (Mannolo, Zoffreo e Trapasso), così come la loro proiezione in Umbria, fossero ancora operativi. In Umbria, attraverso stabili collegamenti con la casa madre, avevano impiantato un lucroso traffico di stupefacenti, anche con la complicità di trafficanti albanesi, minando – attraverso le estorsioni – la libera concorrenza nell’esecuzione di lavori edili e si erano attivate anche a favore di soggetti candidati alle elezioni amministrative locali. Il clan aveva inquinato il tessuto economico attraverso la predisposizione di società, spesso intestate a prestanome o soggetto inesistenti, in grado di offrire prodotti illeciti (come fatture per operazioni inesistenti) a favore di imprenditori compiacenti: business, quest’ultimo, che ha visto il coinvolgimento anche di soggetti vicini alla ‘ndrangheta vibonese e che ha consentito al sodalizio di lucrare cospicui guadagni attraverso sofisticate truffe in danno di diversi istituti di credito e complesse operazioni di riciclaggio del denaro sporco.
Le accuse sono, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, usura, riciclaggio, minacce, violenza privata, traffico di stupefacenti, detenzione e occultamento di armi clandestine, violenza privata, associazione a delinquere finalizzata alla consumazione di una serie di reati di natura contabile o economico-finanziaria strumentali alla realizzazione sistematica di frodi in danno al sistema bancario.
Il prossimo 21 ottobre la parola passerà alla difesa, rappresentata, tra gli altri, dagli avvocati Vincenzo Cicino, Gregorio Viscomi, Pietro Pitari, Luigi Falcone, Lucio Canzoniere, Paolo Carnuccio, Mario Nigro, Mario Prato, Giuseppe Fonte, Maria Claudia Conidi, Pietro Funaro, Giovanni Scarpino, Francesco Calabrò, Domenico Russo, Salvatore Iannone, Francesco Gambardella, Daniele Pinto, Francesco Gambardella, Giuseppe Bagnato.
LE RICHIESTE DELL’ACCUSA I pm hanno chiesto 59 condanne e quattro assoluzioni:
AFFATATO Giuseppe, 6 anni di reclusione e 30mila euro di multa;
ARAPI Sherif, 14 anni;
BARBARO Antonio, 14 anni;
BASILE Domenico, 12 anni di reclusione;
BEVILACQUA Antonio, 16 anni;
BEVILACQUA Leonardo, 16 anni;
CALI Ilirjan, 14 anni;
CAPUTO Alessandro, 14 anni;
CARDILLO Assunta, 4 anni e 10mila euro di multa;
CASTAGNINO Giacinto, 16 anni;
CIRILLO Concetta, 4 anni e 8000 euro di multa;
CONTI Fabrizio, 14 anni;
COSTANTINO Antonio, 6 anni e 40mila euro di multa;
COSTANTINO Giuseppe, 6 anni e 30mila euro di multa;
CRUGLIANO Salvatore, 6 anni e 30mila euro di multa;
CUTRÌ Mario, 16 anni;
DE BONIS Mario, 10 anni;
DIAKHATE Bassirou, 4 anni, 8 mesi e 10mila euro di multa;
FALCONE Mario, 8 anni e 10mila euro di multa;
FORIN Sandro, 6 anni e 12mila euro di multa;
GAFITESCU Florin Dumitru, 6 anni e 30mila euro di multa;
GERMINI Ambra, 6 anni e 12mila euro di multa;
GENTILE Pasquale, 18 anni;
IANNONE Antonio, 6 anni;
LOBELLO Francesco, 14 anni;
MANETTA Cosimo, 16 anni;
MANNOLO Daniela, 6 anni e 10mila euro di multa;
MANNOLO Dante, classe ’68 (collaboratore di giustizia) 12 anni;
MANNOLO Dante, classe ’79, 6 anni e 10mila euro di multa;
MANNOLO Giuseppe, 18 anni;
MANNOLO Fabio, 6 anni e 10mila euro di multa;
MANNOLO Lucia, 6 anni;
MANNOLO Mario, 20 anni;
MANNOLO Pasquale, 16 anni;
MAZZEO Vincenzo Antonio, 14 anni;
MERCURIO Antonio, 8 anni e 10mila euro di multa;
NARDONI Valter, 8 anni e 14mila euro di multa;
PASSALACQUA Elio, 16 anni;
PASSALACQUA Francesco, 14 anni;
PASSALACQUA Leonardo, 16 anni;
PIGNANELLI Luigi, 14 anni;
PERINI Alessandro, 16 anni;
PERRI Nicola, 14 anni;
PROCOPIO Antonio, 14 anni;
PROCOPIO Francesco, 12 anni;
PROCOPIO Gregorio, 14 anni;
RASO Luigi, 14 anni;
REGNI Emiliano, 14 anni;
RIBECCO Domenico, 12 anni;
RIBECCO Francesco, 14 anni;
RIBECCO Natale, 18 anni;
SCERBO Pietro, 20 anni;
SCERBO Pietruccia, 6 anni e 6 mesi e 10mila euro di multa;
TAVERNA Roberto, 14 anni;
VALENTINI Francesco, 14 anni;
VERRICO Olindo, 2 anni e 8 mesi;
ZOFFREO Fiore, 20 anni;
ZOFFREO Leonardo, 20 anni;
Assoluzione chiesta per CATERISANO Antonio, LEVATO Rosina, PASSALACQUA Antonella, PASSERI Sauro

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