CATANZARO Il gip Filippo Aragona ha fissato al prossimo 21 ottobre l’udienza preliminare del procedimento denominato “Lucciole e lanterne” che lo scorso 11 marzo ha portato all’arresto di cinque persone da parte della Squadra mobile della Questura di Catanzaro con l’accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. La richiesta di rinvio a giudizio è stata vergata dai sostituti procuratori Graziella Viscomi e Debora Rizza, dal procuratore aggiunto Giancarlo Novelli e dal procuratore capo Nicola Gratteri.
Rischiano il processo Francesco Bagnato, Giuseppe Borelli, Antonio Fratto e Bruno Dolce.
Nel corso delle indagini è emerso il ruolo di un poliziotto in servizio nella Questura di Catanzaro, Francesco Bagnato, che avrebbe gestito un giro di prostituzione di donne di diverse nazionalità, alle quali venivano procacciati clienti e messe a disposizione strutture ricettive o appartamenti, con il coinvolgimento di altri indagati. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Antonio Lomonaco, Giampiero Mellea, Pietro Furnaro, Domenico Mazza, Domenico Cortese, Arturo Bova. (ale.tru.)
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