CATANZARO Sono in tutto 58 le richieste di rinvio a giudizio presentate dal sostituto procuratore, Domenico Assumma, titolare del fascicolo dell’inchiesta “Cartellino Rosso” (svolta con il coordinamento dell’aggiunto Giancarlo Novelli e dal Procuratore Nicola Gratteri), condotta dalla Guardia di finanza del comando provinciale di Catanzaro lo scorso aprile sul presunto assenteismo negli uffici amministrativi dell’Azienda sanitaria provinciale e dell’Azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro. Venti invece le richieste di archiviazione per altrettante posizioni. Erano stati in totale 15 i soggetti sospesi dall’esercizio pubblico (da tre mesi a un anno) mentre nei confronti di 18 persone era stato disposto il sequestro beni per un valore complessivo di circa 20mila euro.
L’INDAGINE Le richieste arrivano a fronte dell’attività investigativa svolta dal nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza che, attraverso i sistemi di videosorveglianza piazzati sui lettori di presenza nella sede di Madonna dei Cieli, aveva registrato allontanamenti arbitrari dal luogo di lavoro senza autorizzazione e presenze in servizio fittiziamente attestate dai badge, timbrati però da altri colleghi.
La Procura ha così ricostruito un sistema consolidato di “furbetti”, attivi soprattutto nella Struttura Operativa Complessa Gestione Tecnico Patrimoniale dell’Asp all’epoca diretta da Carlo Nisticò, accusato in concorso con Giuseppe Folino Gallo, Francesco Salvatore Sinopoli, Leonardo Notaro e Antonio Aloi per il presunto reato di truffa aggravata. Secondo la Procura, «con più condotte poste in tempi diversi, Nisticò, nella sua qualità di direttore responsabile, con artifizi consistiti nella fraudolenta attestazione della propria presenza in servizio: a mezzo dell’uso indebito del proprio badge elettronico, tramite “strisciata” sul dispositivo elettronico aziendale, da parte di terzi (appunto imputati in concorso); a mezzo dell’omissione della rilevazione della uscita dal servizio, tramite badge o sul registro cartaceo delle presenze, predisposto dall’Azienda, e quindi mediante il proprio ingiustificato allontanamento del luogo di lavoro». Un sistema consolidato di condotte elusive che coinvolgeva gran parte dei dipendenti della struttura, funzionale ad «indurre in errore l’Azienda Sanitaria» e procurando allo stesso Nisticò un ingiusto profitto dell’ammontare complessivo di 2.636,33 euro (corrispondenti alla retribuzione corrisposta a fronte di 46 ore, 35 minuti e 21 secondo di indebita assenza, maturata in 37 diversi episodi).
La figura di Nisticò è inoltre ritenuta cruciale da parte degli inquirenti che gli contestano la circostanza aggravante «di aver commesso il fatto con violazione dei doveri di lealtà e probità inerenti il pubblico servizio svolto», stante la sua posizione apicale. I dipendenti della struttura operativa si sarebbero messi a disposizione del dirigente al fine di attestarne la presenza in servizio. (f.d.)
CHIESTO IL RINVIO A GIUDIZIO PER:
Marcello Ferro, 58 anni, di Catanzaro;
Carlo Nisticò, 61 anni, di Catanzaro;
Francesco Salvatore Sinopoli, 63 anni, di Squillace;
Silvano Tolomeo, 68 anni, di Catanzaro;
Alessandro Ruggiero,58 anni, di Catanzaro;
Carmine Lopez, 65 anni, di Catanzaro;
Giuseppe Ciambrone, 68 anni, di Catanzaro;
Vitaliano Palaia, 59 anni, di Catanzaro;
Rosario Tomarchio, 56 anni, di Soveria Mannelli;
Mario Mangiacasale, 67 anni, di Gimigliano;
Enrico Caruso, 58 anni, di Catanzaro;
Maurizio Mazziotti, 57 anni, di Catanzaro;
Giuseppe Raciti, 62 anni, di Catanzaro;
Giovanni Ronchi, 65 anni, di Catanzaro;
Giuseppe Folino Gallo, 50 anni di Falerna;
Antonio Aloi, 47 anni di Borgia;
Giorgio Costantino, 63 anni di Catanzaro;
Vincenzo Mancuso,53 anni di Catanzaro;
Leonardo Notaro, 64 anni di Girifalco;
Bruno Umbro, 57 anni di Polia;
Salvatore Sollima, 45 anni di Catanzaro;
Annamaria Mazza, 63 anni di Catanzaro;
Pasquale Santaguida, 50 anni di Tiriolo;
Maurizio Candeliere, 57 anni di Catanzaro;
Nicola Battista, 65 anni di Sorbo San Basile;
Raffaele Capicotto, 65 anni di Simeri Crichi;
Saverio Fontanella, 64 anni di Catanzaro;
Onofrio Francesco Galati, 53 anni di Roma;
Rosario Mungo, 62 anni di Catanzaro;
Luigi Raimondo, 63 anni di Zagarise;
Carmine Nicoletta, 63 anni di Gimigliano;
Anna Matteini, 60 anni di Catanzaro;
Sergio Tulelli, 65 anni di Zagarise;
Domenico Montuoro, 62 anni di Tiriolo;
Mario Calabretta, 64 anni di Borgia;
Filomena Minichini, 67 anni di Catanzaro;
Michele Merola, 63 anni di Catanzaro;
Rossella Marchio, 57 anni di Catanzaro;
Tommaso Caligiuri, 56 anni di Miglierina;
Donato Modugno, 69 anni di Soveria Simeri;
Leandro Bianchi, 66 anni di Catanzaro;
Salvatore Abramo, 60 anni di Catanzaro;
Antonio Facciolo, 60 anni di Catanzaro;
Vincenzo Ursini, 66 anni di Petrizzi;
Giacobbe Leone, 64 anni di Belcastro;
Giovanni Manno, 55 anni di Catanzaro;
Massimo Costa, 57 anni di Catanzaro;
Mancuso Ivan, 45 anni di Catanzaro;
Benito Rocco Scalone, 59 anni di Girifalco;
Carmine Parrottino, 66 anni di Fossato Serralta;
Caterina Tallarico, 56 anni di Catanzaro;
Rosa Vaccaro, 62 anni di Catanzaro;
Caterina Falcone, 58 anni di Sellia;
Teresa Arena, 63 anni di Catanzaro;
Rocco Gregorio Riccio, 66 anni di Girifalco;
Michele Cristofaro, 57 anni di Girifalco;
Alfredo D’Aloja, 57 anni di Catanzaro;
Assunta Dante, 48 anni di Catanzaro.
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