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Scoperto falso invalido dedito allo spaccio di stupefacenti – VIDEO

I carabinieri di Torano Castello hanno arrestato un pregiudicato 44enne di origini cosentine con l’accusa di truffa all’Inps e di falsità in atto pubblico. Percepite indebite indennità pensionistic…

Pubblicato il: 09/10/2020 – 10:59
Scoperto falso invalido dedito allo spaccio di stupefacenti – VIDEO

COSENZA Scoperto falso invalido dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti. Un pregiudicato di 44 anni, di origini cosentine, è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di truffa aggravata continuata ai danni dell’Inps e del sistema sanitario nazionale, di falsità in atto pubblico e detenzione illecita di farmaci contenenti sostanze stupefacenti in parte destinati alla cessione ad altre persone. L’uomo è stato bloccato dai carabinieri di Torano Castello in esecuzione di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliarti emessa dal Gip di Cosenza. Il provvedimento – riferiscono gli investigatori – nasce da una luna indagine nella quale il pregiudicato, titolare di invalidità civile al 100% con relativa indennità di accompagnamento, è stato individuato in numerose simulazioni di deficit ambulatorio. al punto che i militari dell’Arma hanno appurato che l’uomo,o, dal 2014, ha percepito indebiti trattamenti pensionistici e per indennità di accompagnamento per quasi 60mila euro. Alla prova della simulazione del 44enne i carabinieri inoltre sono arrivati attraverso vari elementi di prova, tra cui le dichiarazioni della moglie che, nel denunciare i maltrattamenti del marito, ammetteva che all’interno della casa l’uomo non aveva mai fatto uso di ausili ortopedici, muovendosi liberamente.  Sottoposto ad accertamenti più specifici ed accertamenti diagnostici, l’uomo e’ stato definito un acuto simulatore.
INDEBITE INDENNITÀ PER 60MILA EURO Prima ancora di arrivare alla perizia tecnica, i Carabinieri sono riusciti a comprovare in maniera certa la simulazione portando al vaglio dell’autorità giudiziaria una serie di elementi di prova, prendendo le mosse dalle dichiarazioni rese dalla moglie convivente, la quale, nel denunciare i maltrattamenti subiti dal 44enne, ammetteva che all’interno dell’abitazione il marito non aveva mai fatto uso di ausili ortopedici, muovendosi liberamente, come chiaramente desumibile da alcuni filmati. Dal 2015 ad oggi l’interessato, come calcolato nel corso dell’indagine, ha percepito indebiti trattamenti pensionistici e per indennità di accompagnamento pari a quasi 60mila euro. Ottenuto il riconoscimento dell’invalidità civile, lo stesso poteva cosi’ porre in essere un’ulteriore truffa ai danni del Sistema sanitario nazionale, inducendo in errore anche il proprio medico di base, dal quale si faceva prescrivere numerose ricette aventi ad oggetto la dispensazione di farmaci contenenti sostanza stupefacente del tipo Fentanpl, sotto forma di cerotti medici, per alleviare il dolore sofferto a causa delle simulate patologie. Per smascherare anche queste condotte, ai carabinieri di Torano Castello si sono affiancati i militari del Nas di Cosenza, i quali hanno documentato, attraverso mirati controlli in banca dati, che il piano terapeutico sulla scorta del quale venivano prescritti i farmaci in realtà non era mai stato adottato dalle autorita’ sanitarie competenti. Per altro, quasi 1.300 prescrizioni mediche esoneravano il “paziente” dal pagamento del ticket, con totale gratuita’ dell’erogazione e costi a carico esclusivamente del Sistema sanitario regionale per un ammontare complessivo quantificato in oltre 82.000 euro. Infine, dopo aver ottenuto le prescrizioni riguardanti l’assunzione del farmaco antidolorifico, lo stesso si recava in varie farmacie della provincia per ritirarne le confezioni poi cedeva, dietro compenso in denaro, tali cerotti ad alcuni assuntori dell’hinterland bruzio. Per questi motivi, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cosenza, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha emesso nei confronti dell’uomo misura cautelare degli arresti domiciliari, nonché il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni per equivalente fino alla somma di circa 142.000 euro.

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