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Controlli anti-Covid, chiusi due locali a Corigliano Rossano: 800 euro di multa a ragazzi senza mascherina

I gestori: «Noi le vittime. È una grande amarezza soprattutto per i dieci dipendenti che dovranno rimanere a casa per cinque giorni, dopo mesi di lockdown per il quale non hanno nemmeno, o ancora, …

Pubblicato il: 12/10/2020 – 14:31
Controlli anti-Covid, chiusi due locali a Corigliano Rossano: 800 euro di multa a ragazzi senza mascherina

CORIGLIANO ROSSANO Giro di vite alla movida di Corigliano Rossano. Sabato notte le forze dell’ordine hanno effettuato alcuni controlli in locali pubblici e verifiche agli avventori.
Nelle attenzioni della forza pubblica le misure anti covid per esercenti e utenti. Alla fine il risultato è stato di due esercizi chiusi all’istante, di sabato sera, per «assembramento».
La serie di controlli sono stati effettuati congiuntamente dai militari della Compagnia Carabinieri di Rossano e dagli agenti del Commissariato di Pubblica sicurezza di Corigliano Rossano, con particolare attenzione al rispetto delle normative vigenti in materia di emergenza sanitaria.
Poliziotti e carabinieri hanno passato al setaccio le zone della movida, le aree pubbliche notoriamente frequentate dai giovani e diversi locali. A seguito delle verifiche sono state rilevate una serie di violazioni legate agli assembramenti all’interno o in aree di pertinenza di esercizi commerciali e pubblici, così come sono stati controllati diverse persone per l’utilizzo della mascherina, all’aperto ed in presenza di altre persone.
Le forze dell’ordine hanno accertato alcune violazioni, sono state elevate due sanzioni amministrative per un importo complessivo di 800 euro e, date le circostanze, hanno ritenuto necessario disporre la chiusura per cinque giorni di due noti esercizi pubblici di Rossano, a causa degli assembramenti.
Nel corso delle stesse verifiche, inoltre, sono stati sanzionati due giovani per un importo complessivo di 800 euro perché sorpresi in compagnia di altre persone senza indossare un’idonea protezione delle vie respiratorie.
Nel complesso dei servizi sono state controllate oltre trecento persone e oltre centocinquanta veicoli, elevate undici contravvenzioni al codice della strada per un importo complessivo di oltre duemila euro.
Le forze dell’ordine, nel corso dei citati controlli, hanno ricordato ai molti giovani che vivono la movida, l’importanza del senso di responsabilità nel rispetto delle normative vigenti in materia di emergenza sanitaria. Un richiamo anche duro alle responsabilità in momenti in cui l’emergenza sanitaria sembra accentuarsi a causa dei numeri del contagio.
«DIECI PERSONE A CASA E SENZA INCASSO» Uno degli esercenti multati, Antonio Cappai, titolare della Yogurteria chiusa sabato notte è amareggiato. Non fosse altro che per i mancati incassi in un periodo storico delicato che ancora accusa gli strascichi del lockdown.
«Siamo stati multati – racconta il signor Cappai – e costretti a chiudere l’esercizio. È una grande amarezza soprattutto per i dieci dipendenti che dovranno rimanere a casa per cinque giorni, dopo mesi di lockdown per il quale non hanno nemmeno, o ancora, ricevuto la cassa integrazione».
Il rammarico deriva dalla perdita economica di un esercizio che lavora tutto il giorno, tutti i giorni, e non solo il sabato sera. «Non posso mettermi di fare il poliziotto – è l’ultima considerazione di Antonio Cappai – ma solo invitare a rispettare le regole né, tentare di allontanare con la forza chi non vuole rispettarle. È capitato spesso che abbia chiamato le forze dell’ordine per questo motivo. Ma oltre a fare rispettare i protocolli all’interno e a regolamentare l’afflusso al bancone ed ai tavoli non possiamo fare».
Anche Cristian Pucciano, co-titolare del “Flow”, l’altro locale chiuso per cinque giorni dovrà fare i conti con i mancati incassi. «Possiamo anche essere in torto, salderemo la multa e osserveremo chiusura per cinque giorni – dice – ma andremo incontro ai mancati incassi. In periodi come questi diventa poi difficile pagare le tasse, le spese, l’affitto e arrivare a fine mese. La perdita è economica e di immagine». (lu.la.)

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