ALTILIA Nel pomeriggio di domenica, i carabinieri della Stazione di Grimaldi hanno tratto in arresto J. Y., cittadino gambiano 21enne da circa tre anni residente in Italia, per maltrattamenti nei confronti della convivente 25enne e della madre 63enne di quest’ultima, entrambe italiane. L’uomo, già noto alle Forze dell’Ordine per i propri svariati precedenti penali per reati contro la persona e il patrimonio, alcune settimane fa era già stato tratto in arresto, sempre dai militari di Grimaldi, per essere evaso dall’abitazione ove risulta sottoposto agli arresti domiciliari.
Negli ultimi giorni numerosi sono stati gli interventi svolti dagli uomini della Benemerita nell’abitazione della coppia, che si trova in una frazione del Comune di Altilia, tutti per la stessa ragione: violenti litigi, urla, spintoni, episodi di violenza ormai ordinaria che hanno più volte costretto la compagna dell’uomo a rivolgersi al 112 o al 118.
Nessuna denuncia era mai stata però presentata nei confronti dell’uomo e, spesso, il tempo intercorso tra la chiamata ai sanitari o ai Carabinieri ed il loro arrivo presso l’abitazione era già di per sé sufficiente a far cambiare idea alla donna che, impietosita dalle scuse del compagno e dalla precarietà del suo stato, negava l’accaduto a chi invece avrebbe potuto aiutarla.
Ieri pomeriggio l’epilogo della vicenda: questa volta destinataria delle percosse dell’uomo è stata anche la madre di lei, 63enne. Questo nel corso dell’ennesima violenta lite scaturita per una motivazione più che banale: un cellulare lasciato accidentalmente cadere in terra e che, a seguito dell’urto con il pavimento, ha smesso di funzionare. L’ira dell’uomo è stata incontenibile: afferrata la suocera, l’ha colpita più volte alla testa nonostante le insistenze della compagna perché la lasciasse andare. Non contento, mentre finalmente l’anziana riusciva a divincolarsi dalla presa e a chiedere l’intervento dei Militari, il gambiano avrebbe rivolto le proprie attenzioni violente pure contro la 25enne, strattonandola e colpendola più volta, pur sapendo che la stessa si trova in stato interessante da alcune settimane.
Ed è così, fortemente spaventate e singhiozzanti, che i carabinieri intervenuti hanno trovate madre e figlia: intervenuto anche personale del 118, mentre la giovane veniva trasportata presso il pronto soccorso dell’Ospedale Civile Annunziata di Cosenza per accertamenti, grazie alla descrizione dell’accaduto fornita dalle due donne l’uomo è stato tratto in arresto e dovrà ora rispondere del reato di maltrattamenti in famiglia.
Nella mattinata di oggi, a seguito dell’udienza di convalida, l’arresto è stato convalidato e l’uomo è stato risottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.
x
x