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"Parcelle d'oro all'Asp" di Cosenza, assolti Gaetano e Scarpelli

I giudici d’Appello assolvono con formula l’ex manager e il legale coinvolti in un’inchiesta relativa al presunto giro d’affari riconducibili agli incarichi conferiti contro legge e con parcelle sp…

Pubblicato il: 13/10/2020 – 19:48
"Parcelle d'oro all'Asp" di Cosenza, assolti Gaetano e Scarpelli

di Michele Presta
CATANZARO 
La Corte d’Appello di Catanzaro ha assolto con formula piena  l’ex direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale Gianfranco Scarpelli e l’avvocato Nicola Gaetano dopo la condanna inflitta dal tribunale di Cosenza rispettivamente a 2 anni di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici per un anno per il manager e ad 1 anno e 4 mesi di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali per il legale. E’ stata ridotta invece a 2 mesi la condanna inflitta a Dario Gaetano (fratello di Nicola)  per il solo capo d’imputazione di esercizio abusivo di professione. Il collegio giudicante ha dunque ritenuto valide le eccezioni sollevate dal collegio difensivo rappresentato dai legali Nicola Carratelli e Guido Siciliano. I due finirono nell’inchiesta condotta dalla Procura di Catanzaro e riguardante il “giro” di incarichi per prestazioni legali e consulenza conferiti oltre che da Scarpelli anche da Franco Petramala (assolto già dal tribunale di Cosenza nell’udienza del 7 dicembre 2017). In quell’occasione insieme a lui il collegio giudicante emesse dispositivo di assoluzione anche nei confronti di Franco Maria De Rose,Francesco Giovanni Lauricella, Maria Rita Iannini e Flavio Cedolia. Si chiude dunque, anche il secondo capitolo giudiziario della vicenda che poggiava sull’assunto di una spropositato riconoscimento in termini di parcella rispetto a quanto effettivamente prestato da un punto di vista professionale. Nel corso delle udienze del processo d’appello le difese hanno dimostrato alcune incongruenze relative a quanto sostenuto nella sentenza di primo grado e come nel periodo della gestione Scarpelli le spese per incarichi legali esterni siano in realtà diminuite. Al fascicolo del dibattimento sono finite le pronunce della Corte dei Conti (che assolvono Scarpelli), riferibili a questi episodi, e le delibere che dimostrano come il numero di incarichi così come l’importo per la prestazione occasionale riferibili all’avvocato Gaetano fossero in linea con quanto percepito dagli altri legali di cui si avvaleva la struttura di Viale degli Alimena. E’ la magistratura contabile a specificare come: «I criteri di legalità, economicità, efficienza, imparzialità, trasparenza di cui deve uniformarsi il comportamento dei vertici di ogni Ente, le prestazioni legali di cui agli incarichi conferiti all’avvocato Gaetano sono state effettuate con l’applicazione dei minimi tariffari ed in alcuni casi ulteriormente ridotti»Sono stati altresì evidenziati i risultati positivi della “Direzione Scarpelli” che ha avuto un notevole risparmio di spesa legale pari a circa 2 milione e quattrocento mila euro (74% di risparmio rispetto alla direzioni precedenti). Oltre a questo, sono stati acquisiti i dati di bilancio che hanno evidenziato come il deficit dell’Asp di Cosenza sia stato notevolmente ridotto nel periodo di reggenza del Dott. Scarpelli. Dai 117 milioni di euro del 2011 si è arrivati ai 27 milioni di euro del 2014. Con una riduzione pari a 90 milioni di euro in appena tre anni. Per i giudici di secondo grado, dunque, è da ritenere insussistente anche la “relazione” che intercorreva tra i due coimputati e secondo la quale vi fossero accordi circa gli incarichi da conferire e le parcelle da erogare e che per come emerso nel processo di primo grado si configuravano quasi come delle “istigazioni” dall’avvocato nei confronti del manager. (m.presta@corrierecal.it)

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