di Gaetano Megna
CROTONE Si aprono le danze per il sindaco Vincenzo Voce e la sua amministrazione. A sollecitare l’immediato intervento di Voce è il consigliere di maggioranza Fabrizio Meo. In una nota diffusa nella tarda serata di ieri, Meo scrive che «è arrivato il momento di rimboccarsi le maniche e di rispettare gli impegni presi». I festeggiamenti sono finiti e «già da domani (oggi per chi legge, ndr), va garantita l’immediata riapertura degli impianti sportivi, va perciò garantito il diritto allo sport». Secondo il consigliere di maggioranza «questo deve avvenire senza indugio e anche per la piscina, riparati i danni conseguenti al suo abbandono, si dovrà programmare una sua quanto possibile celere riapertura».
Le perplessità di Meo sulla riapertura degli impianti sportivi, sono sorte durante la presentazione della squadra di governo, quando i giornalisti hanno posto la domanda sull’utilizzo degli impianti attualmente chiusi. Il commissario prefettizio Tiziana Costantino, con proprie ordinanze, ha tolto la gestione degli impianti sportiti ai Consorzi e li ha assegnati alla gestione del Comune prima e dell’Akrea dopo. Da quel momento gli impianti non sono stati più utilizzati e c’è stata la battaglia legale del Consorzio “Momenti di gloria” per annullare le decisioni del commissario e ridare alle società sportive la disponibilità degli impianti. Battaglie che non sono state favorevoli ai ricorrenti. Meo è stato uno dei legali che ha dato il patrocinio gratuito al Consorzio sportivo.
L’utilizzo degli impianti, poi, è stato uno degli argomenti della recente campagna elettorale. A Meo, quindi, non è piaciuta la risposta data alla domanda del giornalista. Non è piaciuto il fatto che Voce abbia detto che occorre fare le gare per la nuova assegnazione, perché questo bloccherebbe la partenza di diversi campionati che si svolgono nelle strutture. Per portare a termine una gara, infatti, occorrono diversi mesi. «Se non si trova subito la soluzione per aprire – ha detto Meo – sono pronto a rompere i lucchetti a morsi». È una dichiarazione di guerra? Sicuramente non è un ramoscello d’ulivo.
Già domenica prossima prendono il via 18 campionati e senza la struttura sportiva dove fare gli incontri, rischia di saltare tutto. L’altra questione che pone Meo riguarda la fiera di Crotone, che si tiene ad ottobre. «In questi giorni – scrive Meo – poi i commercianti crotonesi dovranno subire l’ennesima mortificazione, l’ennesima cioè inutile, improduttiva Fiera che di tipicamente crotonese ha poco o niente. Sulla necessità di tutelare sia i commercianti crotonesi che i consumatori tutti il programma di Enzo Voce è inequivocabile».
La fiera è stata autorizzata dal commissario Costantino e Meo chiede che siano applicati i massimi controlli per garantire la sicurezza dei cittadini soprattutto in tempo di Covid-19. «Molte cose dovranno essere riconsiderate per il futuro – conclude Meo –, nell’immediato si dovrà innanzitutto salvaguardare la salute dei cittadini e si dovrà vigilare con la necessaria attenzione e severità anche, se necessario, applicando le sanzioni più rigorose in caso d’inottemperanza, affinché una simile, inopportuna ricorrenza, in tempi di pandemia, non debba convertirsi in una sciagura».
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