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Sanità, Sapia: «Le dimissioni di Cotticelli sembrano una commedia in più atti»

Il deputato del Movimento Cinquestelle Francesco Sapia scrive una lettera aperta al ministro della Salute Roberto Speranza. «Il duo commissariale ha scambiato i criteri con gli obiettivi»

Pubblicato il: 14/10/2020 – 14:46
Sanità, Sapia: «Le dimissioni di Cotticelli sembrano una commedia in più atti»

CATANZARO «La vicenda si sta trasformando in una commedia in più atti». Lo scrive il deputato M5S Francesco Sapia in una lettera aperta al ministro della Salute Roberto Speranza e al viceministro Pierpaolo Sileri in merito, è scritto in una nota, alle «incerte dimissioni dei commissari alla Sanità della Calabria».
«Infatti – prosegue – dalle dimissioni annunciate si è passati alle dimissioni ritirate, sino alla pretesa, dei commissari Cotticelli e Crocco, di rispondere in un secondo momento alle contestazioni mosse loro nel recente Tavolo di verifica, cioè quando tra qualche settimana uscirà il verbale della relativa seduta. Ma come, i commissari non dovevano replicare durante la riunione, come finora sempre avvenuto? Pertanto la motivazione di rispondere alle contestazioni a sipario calato, avanzata sulla stampa dal generale Cotticelli, è strumentale e non aderente alle prassi dei tavoli di verifica per come svoltisi negli ultimi dieci anni, a meno che i dirigenti ministeriali Adduce ed Urbani non abbiano espresso, per otto ore, rilievi non aderenti alla realtà, con l’intento di nuocere al duo Cotticelli-Crocco. In tal caso, egregi ministri, le soluzioni sono due: rimuovere Adduce e Urbani o rimuovere Cotticelli e Crocco. Tertium non datur, salvo che non vogliate protrarre all’infinito questo squallido teatrino inscenato sulla pelle dei calabresi. Ad ulteriore dimostrazione della inadeguatezza del duo Cotticelli-Crocco, vi segnalo che i due delegati hanno richiesto un report sull’attività dei commissari straordinari delle Aziende, per la valutazione prevista dal decreto Calabria. Premetto che ogni valutazione, secondo le norme di legge vigenti in ogni settore lavorativo, va condotta su specifici obiettivi assegnati al momento dell’incarico e che il duo Cotticelli-Crocco non ha compiuto questo semplicissimo adempimento. Anzi, i due, ad ulteriore dimostrazione della loro inadeguatezza, hanno scambiato i criteri con gli obiettivi. Infatti nella richiesta avanzata ai commissari aziendali vi è una ricopiatura dei criteri di legge sui quali il duo Cotticelli-Crocco avrebbe dovuto individuare specifici obiettivi e assegnarli formalmente ai medesimi. Queste sono le procedure di legge nella pubblica amministrazione e non le fantasiose invenzioni del duo in argomento. Evidenzio, fra l’altro, che molto stranamente tale prassi non è stata seguita per l’attuale commissaria straordinaria dell’ospedale di Cosenza, la quale si è vista assegnare, nel settembre 2019, obiettivi che nulla hanno a che vedere con i criteri oggi utilizzati per gli altri commissari aziendali. Soprattutto, l’attività della commissaria dell’ospedale cosentino, sulla base di criteri letteralmente inventati, è già stata giudicata positiva. Perché? Infine, esterno tutto il mio stupore per il “marchio” Covid-free del duo Cotticelli-Crocco che, nei criteri (scambiati per obiettivi) indicati per la valutazione dei commissari delle Aziende sono riusciti a non citare mai la parola “Covid”».
«Oggi la valutazione più pertinente e prioritaria per considerare l’attività di un commissario aziendale dovrebbe essere relativa – ha concluso Sapia – alle attività di contrasto all’emergenza Covid, mentre per il duo Cotticelli-Crocco, Covid-free, ciò non ha alcun interesse, così come dimostrato anche dalla totale assenza di direttive specifiche ai commissari aziendali dall’inizio della pandemia ad oggi».

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