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«Candidata per destino». Così Santelli era arrivata alla presidenza

La storia della campagna elettorale dopo l’investitura arrivata da Berlusconi. «A lui devo tutto»

Pubblicato il: 15/10/2020 – 12:52
«Candidata per destino». Così Santelli era arrivata alla presidenza

CATANZARO «Ci sono candidati che programmano da anni la presidenza della Regione e ci sono candidati per caso, io dico di essere candidata per fato, cioè il destino ha voluto che mi candidassi». Esordì così Jole Santelli, lo scorso 23 dicembre, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia, alla presentazione della sua candidatura alla presidenza della Regione per il centrodestra. «Candidata per destino», disse Santelli, ma in realtà la sua indicazione è stata il frutto del gioco dei “veti incrociati” che per settimane occuparono le trattative nella coalizione.
Il più «accreditato» candidato governatore per il centrodestra infatti per mesi è stato il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, a cui Santelli tra l’altro era molto legata avendo ricoperto il ruolo di vicesindaco del Comune bruzio. E Santelli difenderà strenuamente l’opzione Occhiuto fino alla fine, fino a quando il no della Lega di Salvini al nome del sindaco di Cosenza non diventerà insormontabile: è qui che nasce la candidatura di Santelli alla guida della Regione, una candidatura di superamento, come si dice nel gergo politico. Sarà il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi a convincere definitivamente Santelli e ad aiutarla a sgomberare il campo da dubbi e perplessità, legate anche alle sue condizioni di salute.
Ma a Berlusconi Santelli non poteva dire di no, considerando la grande ammirazione che la parlamentare calabrese aveva per il Cavaliere: «A lui devo tutto», disse un giorno Santelli in un’iniziativa elettorale con lo stesso Berlusconi. La discesa in campo per le Regionali costerà a Santelli il “gelo” iniziale di Occhiuto, che però dopo una settimana si schiererà anch’egli decisamente al suo fianco, ma ricompatterà la coalizione di centrodestra, unita e granitica sul nome dell’azzurra, un nome molto gradito agli altri leader dello schieramento come il leghista Matteo Salvini e Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia.
La presentazione alla vigilia di Natale e poi il tuffo in una campagna elettorale dall’esito in verità scontato per un centrodestra con il favore del pronostico: «Reputazione e identità», questi i punti fondanti del programma elettorale di Santelli, che il 26 gennaio 2020 diventerà la prima presidente donna della Regione Calabria con un netto successo, il 55,29% contro il 30,14% del suo principale sfidante, l’imprenditore Pippo Callipo, candidato civico sostenuto da Pd e centrosinistra. Nel suo “quartier generale” a Lamezia Terme è grande festa, con tanto di balli a ritmo di tarantella insieme a big nazionali di Forza Italia come Antonio Tajani e Maurizio Gasparri. «Inizia un nuovo giorno, che spero sia di auspicio», furono le prime parole di Santelli da neo presidente della Calabria prima di iniziare un’intensa ma breve esperienza alla guida della regione più complicata d’Italia.

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