di Gaetano Megna
CROTONE Arturo Crugliano Pantisano si è dimesso dalla carica di capo Gabinetto della Provincia pitagorica. La notizia non è stata ancora ufficializzata dall’interessato, che il Corriere della Calabria ha provato a contattare telefonicamente senza riuscirci, ma nel palazzo di via Mario Nicoletta viene data per certa.
Crugliano Pantisano era stato nominato lo scorso mese di giugno dall’allora presidente facenti funzioni Giuseppe Dell’Aquila, successivamente decaduto perché si è candidato a sindaco di Cirò Marina. Il posto di Dell’Aquila alla Provincia è stato preso da Simone Saporito, che di fatto ha confermato Crugliano Pantisano alla carica di capo Gabinetto. Alla Provincia si racconta che Crugliano Pantisano si sia dimesso dopo un incontro riservato avuto con Saporito e il “reuccio” di via Firenze, Enzo Sculco, capo politico della maggioranza che governa l’ente intermedio. Un incontro a tre che si sarebbe tenuto proprio nell’ufficio della presidenza della Provincia. Sull’incontro a tre non sono trapelate indiscrezioni. L’unica cosa certa è che dopo l’incontro il capo Gabinetto dell’ente intermedio pitagorico avrebbe formalizzato le sue dimissioni. Sulle motivazioni si fanno solo ipotesi. Si racconta, infatti, che tra Crugliano Pantisano e Sculco si sia consumato una rottura dei rapporti politici. Secondo quanto riportano fonti del Palazzo, le ragioni della rottura sono riconducibili alla fine della collaborazione tra Sculco e Crugliano Pantisano, decisa da quest’ultimo. Crugliano Pantisano avrebbe deciso di prendere le distanze da Sculco e anche dalla segretaria cittadina del Pd, Antonella Stefanizzi che, invece, vorrebbe continuare a sostenere l’alleanza con il “reuccio”.
Le ragioni sono riconducibili a divergenze emerse durante le recenti elezioni amministrative di Crotone. Si racconta che non sarebbe stata gradita la posizione pubblica assunta da Crugliano Pantisano di votare il candidato a sindaco Vincenzo Voce al ballottaggio. Si rimescolano, quindi, le carte nel Pd e Crugliano Pantisano, che ha già ricoperto la carica di segretario provinciale, potrebbe non volere più sentire parlare dell’alleanza con il “reuccio”. Una pedina importante che si aggiunge ad un gruppo di dirigenti che ha maturato da tempo l’idea di mettere nell’angolo Sculco.
Questo avviene proprio quando le diplomazie sono pronte a partire per organizzare le fila della nuova campagna elettorale per le regionali. È ovvio che se tutto ciò che si racconta dovesse trovare conferma il contraccolpo maggiore potrebbe subirlo la segretaria cittadina dem, che perderebbe non potrebbe più contare su uno dei suoi più accaniti sponsor. (redazione@corrierecal.it)
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