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Falsi incidenti ed estorsione (con aggravante mafiosa), condannato un avvocato di Lamezia

Condannato il legale Giovanni Scaramuzzino, i fratelli Franco e Luigi Trovato e Antonio Voci. Assolto Francesco Cosentino. La vittima, Antonio De Vito, costretta a simulare un falso incidente per f…

Pubblicato il: 19/10/2020 – 20:45
Falsi incidenti ed estorsione (con aggravante mafiosa), condannato un avvocato di Lamezia

di Alessia Truzzolillo
LAMEZIA TERME
Falsi incidenti per conseguire illecitamente il risarcimento dell’assicurazione e un’estorsione consistita nel costringere la vittima a partecipare alla truffa assicurativa. Sono stati condannati dal Tribunale di Lamezia Terme per truffa ed estorsione, aggravate dal metodo mafioso, l’avvocato Giovanni Scaramuzzino – condannato a 5 anni e 4 mesi – e Luigi Trovato, Franco Trovato e Antonio Voci – condannati tutti a 7 anni e 6 mesi di reclusione. Per i due Trovato e Voci è stata, inoltre, riconosciuta l’aggravante della recidiva.
Assolto dal reato di truffa Francesco Cosentino.
Si conclude con quattro condanne e un’assoluzione il primo grado di giudizio di un procedimento i cui episodi risalgono al 2010/2011 e sono frutto delle indagini sviluppate dal Nucleo mobile del Gruppo della Guardia di finanza di Lamezia Terme.
Secondo l’accusa – retta in aula dal sostituto procuratore di Lamezia Terme Marta Agostini – Luigi e Franco trovato e Antonio Voci, avvalendosi della forza intimidatrice del vincolo associativo con la cosca Giampà, avrebbero minacciato ritorsioni contro Antonio De Vito, i suoi congiunti e la sua proprietà se questi si fosse rifiutato di partecipare alla truffa assicurativa architettata per coprire le condotte criminose degli imputati. De Vito era stato dapprima percosso e sfregiato sul volto da Alessandro Trovato, fratello di Gino e Franco il quale è stato già condannato con rito abbreviato. A seguito di tali percosse la vittima è stata 
portata in ospedale e lì è stata costretta a dichiarare di aver subito un incidente stradale. Già in Pronto soccorso i due Trovato avevano dichiarato che De Vito aveva riportato le ferite nel corso di un incidente stradale e Franco trovato aveva già interessato l’avvocato Scaramuzzino affinché curasse la pratica assicurativa e provvedesse alla richiesta di risarcimento danni. Il risarcimento così ottenuto dalla assicurazione “Duomo-Unione” (oggi “la Cattolica”) consisteva in 33.500,00 euro. Di questa somma una parte consistente 12.550,00 euro veniva consegnata dall’avvocato a Franco Trovato. In seguito alle rimostranze di De Vito al momento della consegna della minor somma, Scaramuzzino rispondeva, risulta dal capo di imputazione «che tali erano gli accordi intervenuti con Franco trovato». Nel collegio difensivo gli avvocati Francesco Siracusano, Antonio Larussa, Leopoldo Marchese. (a.truzzolillo@corrierecal.it)

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